Modena, 7 febbraio 2012 - Dare un’altra chance alla Erg Rivara Storage per realizzare il deposito di gas in provincia di Modena. A chiederlo è il senatore Carlo Giovanardi, che oggi ha inviato una lettera all’attenzione del presidente del Consiglio, Mario Monti e al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
“Ancora una volta il nostro Paese deve far fronte a criticità derivanti dalla nostra dipendenza energetica dall’estero, in particolare per quanto riguarda le forniture di gas- scrive l’ex sottosegretario- proprio per prevenire queste situazione e permettere ai nostri operatori economici di non andare fuori mercato per il costo dell’energia superiore a quello dei Paesi concorrenti, il Governo Prodi prima e sulla stessa linea il Governo Berlusconi poi avevano prospettato opportunità di autorizzare stoccaggi di gas in profondità”.

In questo quadro, prosegue Giovanardi, “la società Herg Indipendent ha progettato un investimento di 360 milioni di euro per un impianto di stoccaggio a Rivara di San Felice, mettendo in moto tutte le procedure che la legge prevede per garantire fattibilità e sicurezza degli impianti”. Dopo quattro anni di istruttoria, ricorda, “il comitato di Via del ministero dell’Ambiente ha autorizzato la società ad investire preventivamente circa 20 milioni euro per ulteriori ricerche sul campo, della durata di due anni alla fine delle quali poter determinare se esistono le condizioni di sicurezza per poter permettere al Ministero dello sviluppo economico di dare il disco verde alla realizzazione dell’opera”. Ma, riferisce Giovanardi a Monti e Passera, “sotto la pressione del locale comitato anti gas e dei Comuni della zona, la Regione Emilia-Romagna ha preannunciato di non voler dare l’intesa al Governo neppure per la fase della ricerca scientifica svuotando cosi’ completamente l’attività istruttoria degli organismi nazionali”.

Infatti, per procedere con le indagini geognostiche, Erg ha bisogno dell’ok del ministero presieduto da Passera d’intesa con la Regione, che tuttavia si è espressa all’unanimità per il no. “Purtroppo la crisi economica ha investito anche l’Emilia-Romagna con particolare riflessi sui settori energivori come quello ceramico: non a caso l’Asso piastrelle e 40 grandi aziende di quell’area hanno lanciato un appello alla Regione perchè non si opponga pregiudizialmente alla ricerca dimostrando davanti a tutto il mondo che investire in Italia e’ impresa pressochè disperata”, conclude il senatore.