Modena, accoltellato per una bicicletta

Accesa lite in una struttura di accoglienza: ferito un giovane

Il giovane richiedente asilo è stato medicato all'ospedale

Il giovane richiedente asilo è stato medicato all'ospedale

Modena, 25 luglio 2019 - Hanno iniziato a litigare su chi dei due avrebbe dovuto utilizzare, nel pomeriggio, la bicicletta. Dopo di che uno dei ragazzi ha pensato di prevalere sull’altro aggredendolo: è andato in cucina, ha afferrato un coltello ed ha colpito alla gamba ‘il rivale’. Il provvidenziale intervento dell’operatore e degli altri ospiti ha evitato il peggio. Protagonisti della violenta lite due richiedenti asilo ospiti della Casa di Abramo, via delle Suore, la seconda struttura di accoglienza dell’associazione Porta Aperta.

L’episodio è accaduto intorno alle 13 di ieri pomeriggio. A restare ferito, fortunatamente non in modo grave, un ragazzo di 25 anni originario del Gambia. L’aggressore, un nigeriano di 30 anni, lo ha colpito alla coscia appunto con un fendente ma è stato prontamente bloccato e disarmato dai presenti. Sul posto, chiamati dall’operatore, sono accorsi i sanitari del 118 che hanno medicato il ferito per poi trasportarlo al Policlinico. Sottoposto alle cure del caso, il giovane è stato quindi dimesso.

Immediato anche l’intervento degli agenti della volante che hanno raccolto la dichiarazione dei diversi testimoni: altri profughi che hanno assistito al violento diverbio. Gli accertamenti sulla dinamica dei fatti sono ora in corso ma, nel frattempo, il giovane nigeriano è stato allontanato dalla struttura, come spiegano Massimo Giorgi e Marco Casali, rispettivamente direttore di Porta Aperta e operatore presente al momento del violento episodio.

"I due richiedenti asilo fanno parte del gruppo di stranieri affidati dalla prefettura a Porta Aperta – precisano – a far scaturire la lite è stato appunto l’utilizzo di una bicicletta. Come educatore sono intervenuto immediatamente – sottolinea Casali – insime agli altri ospiti dell’associazione per dividere i due litiganti. Abbiamo subito avvisato le forze dell’ordine, arrivate in breve tempo e la prefettura al fine di prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dell’aggressore. Non si erano mai verificati episodi simili nella casa di Abramo".