
Equipaggio del 118 (Foto di repertorio)
Ennesima aggressione, questa volta verbale, ai danni di operatori sanitari: è accaduto sabato sera a Carpi, all’interno di un centro di aggregazione sociale. Era in corso una serata di intrattenimento quando un uomo si è sentito male, è caduto a terra e ha sbattuto la testa. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: nel giro di sette minuti sul posto è giunto un equipaggio del Servizio emergenza territoriale del 118. Durante l’intervento sul paziente, l’infermiere e l’autista soccorritore hanno subìto "da parte di alcuni dei presenti commenti aggressivi e frasi irripetibili e irricevibili, a tal punto che, per difendersi, il team sanitario ha dovuto chiamare le forze dell’ordine", fa sapere l’Ausl di Modena che manifesta al personale aggredito verbalmente la propria totale vicinanza e condanna con forza tale atto. L’Ausl ha infatti presentato denuncia per quanto accaduto. "Nulla può giustificare un atteggiamento del genere. Questi atti si nutrono di un clima generale di disaffezione e sfiducia verso i professionisti sanitari e il loro lavoro, oltre che della disinformazione diffusa in tanti contesti e talvolta cavalcata in maniera strumentale – dichiara la direttrice sanitaria Ausl Anna Maria Petrini, unitamente alla Direzione sanitaria e assistenziale –. Le leggi vigenti consentono in molti casi di agire d’ufficio contro i colpevoli: oltre a prendere i dovuti provvedimenti rispetto all’atto in sé, lavoreremo ancora più intensamente, perché sia punito chi agisce con comportamenti violenti ma soprattutto per favorire nei cittadini la conoscenza delle procedure e delle diverse professionalità che intervengono su una emergenza".
Ferma condanna di quanto avvenuto anche da parte del sindaco di Carpi, Riccardo Righi: "Qualsiasi violenza o sopruso contro chi lavora, con serietà, è da condannare, e per questo esprimo la mia più profonda solidarietà agli operatori colpiti. Come istituzioni, dobbiamo lavorare insieme per garantire sempre la sicurezza di chi lavora, tutelando la loro incolumità fisica e dignità professionale e personale". "Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio di aggressione ai danni di sanitari che svolgono il loro lavoro – tuona Giulia Casamassima della FP Cgil Modena –. Pare che la persona che ha aggredito gli operatori, abbia, tra le varie offese, lamentato il tempo con cui l’ambulanza è giunta sul luogo: posto che nulla può giustificare quello che è accaduto, nel caso in questione non c’era alcun ritardo visto che, il mezzo di soccorso è giunto in tempi assolutamente congrui, 7 minuti, e nel frattempo era già stato effettuato il triage telefonico che ha consentito all’equipaggio di essere preparato in base alle indicazioni fornite".
"Reputiamo molto positivo che l’Ausl abbia per la prima volta preso una posizione determinata e che denunci l’aggressore, solo così forse si possono arginare questi comportamenti. Sul piano delle trattative abbiamo presentato un protocollo che è stato accolto favorevolmente dall’Ausl e speriamo di potere collaborare con le altre sigle sindacali. Oltre al supporto psicologico, l’Azienda deve garantire al personale anche un sostegno a livello legale". "Mi dispiace molto per quanto è accaduto – afferma il presidente del centro –. Ho accolto io i sanitari, ma ero in un’altra sala nel momento in cui è avvenuto l’attacco verbale da parte non di un nostro volontario (anzi, uno dei nostri, volontario della Croce Rossa, si è immediatamente attivato per il primo soccorso), ma di un socio ospite della serata. La famiglia della persona che si è sentita male ha ringraziato i sanitari e ci ha comunicato che sta meglio".