Martedì, il 22 ottobre, al via la prima parte dell’annuale ciclo di film d’essai in prima visione ’Il cinema invisibile’ al Filmstudio 7B di via dell’Abate. Si inizia con il finlandese ’La morte è un problema dei vivi’, divertente commedia nera ricca di situazioni assurde e grottesche. ’Fremont’ (29 e 30 ottobre) è una delicata commedia tra Jarmusch e Kaurismaki, protagonista una rifugiata afghana che lavora in una pasticceria sulla costa della California e dispensa saggezza e felicità. ’L’impero’ di Bruno Dumont (5 e 6 novembre, foto) sta tra fantascienza aliena, cinecomic e satira sociale, come è nelle corde di questo grande artista di delirante visionarietà e stupefacente inventiva. Si va in Turchia con ’Racconto di due stagioni’ del maestro Nuri Bilge Ceylan (12 e 13 novembre), angosciante odissea di un giovane insegnante d’arte costretto a un servizio obbligatorio in un remoto villaggio dell’Anatolia. Ecco poi la Cina dell’imperdibile ’Il mistero scorre sul fiume’ di Wei Shujun (19 e 20 novembre), un eccitante noir ambientato in un villaggio rurale che, oltre alla risoluzione di un caso di omicidio, esplora le più nascoste e oscure paure dell’animo umano. Un giallo visionario e suggestivo su un’umanità fragile e impaurita. È invece americano ’Reality’ di Tina Satter (26 e 27 novembre), storia vera dell’arresto di Reality Winner, traduttrice per un’azienda, che nel giugno 2017 viene accusata di aver trafugato e divulgato informazioni governative riservate. Il 3 e 4 dicembre il restauro di ’Sbatti il mostro in prima pagina’ (1972) di Marco Bellocchio, in cui un Gian Maria Volontè demoniaco e cinico impersona un giornalista che sfrutta un caso di cronaca nera per rafforzare il voto conservatore dei suoi lettori. Eccoci in Laos e Tanzania con ’Samsara’ dello spagnolo Lois Patino (10 e 11 dicembre) che affronta il tema della reincarnazione del buddhismo tibetano. Non poteva mancare la Francia con lo straordinario polar ’Gli indesiderabili’ di Ladj Ly, sugli sfratti imposti ai residenti dei quartieri popolari. Umorismo nero di gran classe in ’Divano di famiglia’ dello svedese Niclas Larsson (7 e 8 gennaio), in cui una anziana signora si siede su un divano di un negozio di mobili in una città americana e decide di non alzarsi più. Ancora Svezia, questa volta a Stoccolma, in ’Paradise Burning’ di Mika Gustafson (14 e 15 gennaio), dove tre ragazzine sono costrette a cavarsela da sole, abbandonate da una madre assente, nel corso di un’estate lunga e assolata. La rassegna si chiude, dopo un vero e proprio giro del mondo attraverso i film, con ’Rosalie’ di Stéphanie Di Giusto, regista belga (21 e 22 gennaio): la regista fa emergere la sensualità dove meno ce l’aspettiamo. Proiezioni ogni martedì (con sottotitoli), e mercoledì (con doppiaggio) alle 21. Ingresso unico 6 euro, under 30 5 euro.
CronacaAl 7B il giro del mondo è attraverso ’Il cinema invisibile’