"Potranno rientrare in Italia dopo il pagamento di una multa" il 68enne medico Luigi Ferrari e suo figlio ventenne Mattia, arrestati lo scorso 8 maggio in Sri Lanka con le accuse di furto e tentato contrabbando di farfalle catturate in un parco nazionale.
Lo fa sapere la Farnesina che sta seguendo "con massima attenzione" la vicenda riportata ieri dal Carlino. Il Ministero è subito stato informato dopo il fermo e si è messo in contatto coi familiari tramite l’Ambasciata italiana nella capitale Colombo che sta trattando il caso. La moglie del noto chirurgo ortopedico – originario di Sassuolo, che lavora in diverse cliniche private a cavallo delle province fra Reggio e Modena – si trova nel Paese asiatico insieme all’avvocato che li assiste. "Possiamo rassicurare tutti che i due italiani stanno bene, stiamo sensibilizzando le autorità giudiziarie locali sul tema", rende noto la Farnesina.
Padre (appassionato di entomologia nonché membro di un’associazione modenese) e figlio si trovavano lì in vacanza da inizio maggio. Durante un’escursione nell’area naturalistica di Yala – celebre per le sue diverse specie di farfalle endemiche – avrebbero catturato centinaia di insetti e alcuni campioni di piante autoctone, raccogliendoli in barattoli e bustine. Ma all’uscita dal parco sono stati fermati dai ranger che li hanno perquisiti e scoperti.
Il 23 agosto si è tenuta l’ultima udienza nella quale "le infrazioni contestate sono state ridotte – fa sapere sempre la Farnesina – Il processo riprenderà nelle prossime settimane e sarà quantificato l’ammontare dell’ammenda, a seconda del numero definitivo delle infrazioni, che una volta pagata permetterà loro di scontare la pena e fare rientro in Italia".