Assemblea Bper, vincono i fondi Il cda nomina Montani e Mazzarella

La lista Assogestioni è prima, ma Unipol ha la maggioranza del consiglio di amministrazione. Il gruppo guidato da Cimbri ha raccolto il 35,3% dei voti, rappresentati di fatto dalla sua quota del 18,9%

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di Paolo Tomassone

L’assemblea ha sancito la svolta che è maturata in questi mesi. Laddove c’era una popolare, dopo il passaggio in Spa arriva a compimento la grande svolta di Bper Banca che per la prima volta dalla sua fondazione non avrà al suo comando un ’modenese’. Dopo gli annunci e i ‘rumors’, ieri i soci hanno dato il proprio consenso al rinnovo dei componenti della cabina di regia che resteranno in carica fino al 2023. Il nuovo cda, riunito per la prima volta nel pomeriggio al termine dell’assemblea, ha provveduto a eleggere il presidente e l’amministratore delegato che, comunque, era già stato annunciato un mese fa dal numero uno di Unipol, socio di maggioranza dell’istituto di via San Carlo, Carlo Cimbri. Al posto di Alessandro Vandelli, che ha guidato la banca dal 2014, arriva Piero Luigi Montani che, secondo Cimbri "ha caratteristiche ed esperienza per guidare il rinnovamento di Bper".

Montani, classe 1954, genovese, conosce la macchina della banca come ha dimostrato nei suoi precedenti incarichi in Credito Romagnolo, in Bpm, in Antonveneta e in Carige. Ora arriva a Modena per operare accanto a Flavia Mazzarella che da ieri sostituisce il leader degli industriali emiliano-romagnoli, Pietro Ferrari, alla presidenza di Bper. Mazzarella è una delle poche donne al vertice di grandi banche italiane. Nata a Teramo nel 1968, dopo gli studi in economia e commercio inizia la sua attività come ricercatrice al Censis. Ha lavorato anche al ministero del Tesoro, all’epoca della direzioni di Mario Draghi, per poi approdare all’Isvap, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, di cui è stata vicepresidente. E’ quindi entrata a far parte di alcuni consigli di amministrazione tra cui Saipem e Garofalo Health Care, uno dei principali gruppi ospedalieri italiani.

Assieme a Mazzarella e a Montani siedono nel board del gruppo bancario gli altri 13 candidati dalle tre liste che rappresentano la maggioranza dei soci di Bper. Nella lista 3 quella di Unipol – che detiene il 19% del capitale di Bper e ieri ha ottenuto il 35,29% dei voti - oltre a Montani e Mazzarella sono stati eletti Gianni Franco Papa, Elena Beccalli, Maria Elena Cappello, Gian Luca Santi e Roberto Giay. La lista 2, presentata dalla Fondazione di Sardegna, in assemblea ha ottenuto il 19,76% dei voti espressi (10,59% del capitale): sono stati eletti Riccardo Barbieri, Alessandra Ruzzu, Gianfranco Farre, Monica Pilloni e Cristiano Cincotti. Ha avuto un risultato molto positivo, rispetto la tornata precedente, la lista 1 di Assogestioni, che ha ottenuto la maggioranza dei voti pari al 44,26% dei presenti-delegati (23,71% del capitale complessivo): segno che il mercato è sempre più interessato alla banca modenese, tra le prime quattro banche italiane. Nel cda, per conto di Assogestioni, siedono Silvia Elisabetta Candini, Alessandro Robin Foti e Marisa Pappalardo. Confermati anche tutti i candidati al collegio sindacale. La banca è arrivata a questo passaggio storico in ottima salute. E i soci l’hanno riconosciuto approvando con oltre l’88% dei voti il bilancio 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro. L’assemblea di Bper Banca ha approvato anche la relazione sulla remunerazione per ciò che riguarda le politiche del 2021 e i compensi corrisposti nel 2020. La parte relativa ai compensi 2020 è passata con il 66,77% dei presenti e pari al 35,77% del capitale totale. E’ passata anche la proposta del cda uscente di distribuire un dividendo pari a 0,04 euro per azione.