VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Assistenza sanitaria in carcere, previsto un piano

Preoccupa la grave carenza di personale infermieristico nel carcere modenese di Sant’Anna, che già si trova a far fronte...

Preoccupa la grave carenza di personale infermieristico nel carcere modenese di Sant’Anna, che già si trova a far fronte...

Preoccupa la grave carenza di personale infermieristico nel carcere modenese di Sant’Anna, che già si trova a far fronte...

Preoccupa la grave carenza di personale infermieristico nel carcere modenese di Sant’Anna, che già si trova a far fronte da anni alla cronica mancanza di un numero adeguato di agenti di polizia penitenziaria ed educatori. Da qui lo stato di agitazione proclamato dai sindacati a fronte del numero insufficiente di personale infermieristico nel penitenziario, al quale l’Ausl ‘risponde’ sottolineando come la situazione sia nota e presidiata. "Tramite concorsi, avvisi e contratti interinali sono state possibili sei assunzioni tra lo scorso dicembre e marzo – fanno sapere dall’Ausl – mentre sulla mobilità interna intradistrettuale nessuna domanda è pervenuta per la Medicina Penitenziaria. Rispetto ai dati 2022, sono stati aggiunti 5 infermieri e ad oggi sono 21 quelli assegnati complessivamente al carcere. Di essi, per motivi di lunghe malattie e gravidanze, 16 sono effettivamente in servizio oltre al coordinatore, con una nuova attivazione avvenuta proprio nella giornata di oggi (ieri, ndr). Insieme al Direttore del Distretto di Modena Andrea Spanò che presidia la situazione, si sta lavorando per avere a disposizione le professionalità cliniche necessarie all’assistenza, aprendo anche collaborazioni con la vicina provincia di Reggio. Va in questa direzione l’elaborazione di un progetto di valorizzazione del personale infermieristico della Medicina Penitenziaria di Modena e Castelfranco Emilia. Al centro c’è l’incentivazione dei lavoratori dal punto di vista professionale, organizzativo ed economico". Alla base della carenza, il crollo di iscrizioni ai corsi di laurea a fronte di una domanda crescente da parte del sistema sanitario. A ciò si aggiungono alti tassi di abbandono della professione. "Il lavoro dell’Ausl per il reperimento di personale infermieristico per il carcere è stato costante, preceduto, all’arrivo della nuova Direzione generale, da due sopralluoghi e frequenti scambi con l’istituto detentivo con l’obiettivo di adottare soluzioni efficaci e in tempi rapidi. Inoltre, per fornire un supporto medico, è stato emanato un bando straordinario purtroppo andato deserto. Per quanto riguarda il progetto di valorizzazione del personale sarà discusso con i sindacati".