Non è un unico gruppo a colpire: sono diversi, composti da minorenni e da qualche ragazzo poco più che maggiorenne. Quasi tutti sono di origine straniera, per lo più tunisina ma alcuni sono italiani.
Ogni gruppo, composto da cinque, otto, dieci ragazzi ha i ‘leader’.
Sono proprio questi ultimi a ‘staccarsi’ dal branco quotidianamente per poi muoversi sul territorio per commettere odiosi reati.
Alcuni rapinano coetanei direttamente in strada, ‘preferibilmente’ in centro storico e nei fine settimana.
Altri, invece, si appostano all’esterno degli istituti scolastici, attendendo la fine delle lezioni per colpire.
Ci sono poi i noti gruppi che prendono di mira i giovani studente alla stazione delle autocorriere.
Nella maggior parte dei casi colpiscono per ottenere spiccioli, cuffiette e cellulari ma c’è anche chi picchia, aggredisce, accoltella a quanto pare solo per il ‘gusto’ di fare del male o per invidia.
Sono ormai radicate sul nostro territorio le cosiddette baby gang: giovani ‘difficili’ che commettono reati a più non posso.
Se va ‘bene’ parliamo di atti vandalici in centro storico, nel fine settimana e di eventuali minacce a chi cerca di farli calmare.
Se va ‘male’, invece, parliamo di agguati in piena regola.
Venerdì e sabato, come noto, i gruppi di ragazzini violenti hanno preso di mira due vittime.
Un medico 28enne che passeggiava nella zona di Buon Pastore e un altro giovane che rientrava a casa, sabato, nei pressi di via Gaddi.
Entrambi sono stati colpiti alla testa: il primo con un cric e, a quanto pare, non vi era la volontà di rapinarlo ma solo di mostrare alla vittima la ‘loro’ predominanza, potere.
Nel secondo caso, invece, il giovane è stato colpito sempre con un oggetto metallico al capo e poi derubato di pochi spiccioli. Nei giorni scorsi sono stati parecchi anche i ragazzini vittime di pestaggi e rapine all’esterno del Selmi, del Guarini, del Wiligelmo.
Episodi che hanno portato i coordinatori dei vari consigli di istituto a dare vita ad una raccolta firme, volta a chiedere alle istituzioni un maggior presidio del territorio.
Intanto tutte le forze dell’ordine sono al lavoro per dare un volto ai baby criminali.
v.r.