VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Baracchina Urbana, assalto dei ladri. Auto contro il bar: "Danni enormi" . In zona proteste per la sicurezza

Giù una parete del locale: "Demoralizzati, rischiamo di dover dormire qui". Stessa situazione in viale Amendola. E in via San Giacomo negozio di alimentari nel mirino, il titolare: "E’ la quinta volta, inaccettabile". .

Giù una parete del locale: "Demoralizzati, rischiamo di dover dormire qui". Stessa situazione in viale Amendola. E in via San Giacomo negozio di alimentari nel mirino, il titolare: "E’ la quinta volta, inaccettabile". .

Giù una parete del locale: "Demoralizzati, rischiamo di dover dormire qui". Stessa situazione in viale Amendola. E in via San Giacomo negozio di alimentari nel mirino, il titolare: "E’ la quinta volta, inaccettabile". .

Non rubano soltanto ma devastano letteralmente, lasciando i commercianti in ginocchio. Nel giro di quattro giorni una banda di ignoti malviventi ha messo a segno almeno tre colpi in altrettanti esercizi commerciali, racimolando un magro bottino, in realtà, ma causando danni pesantissimi ai gestori che ora devono fare i conti con costose riparazioni. Alle 2.50 circa di giovedì notte i balordi si sono introdotti all’interno della Baracchina Urbana di via Marinuzzi, a Modena Est, entrando direttamente nel locale con un’auto, usata come ariete per sfondare la vetrata. Il malvivente alla guida, infatti, ha premuto l’acceleratore e, in retromarcia, ha sdradicato gli infissi dopo aver pure divelto i fittoni in cemento situati davanti alla baracchina. "Alle 3 è suonato l’allarme, siamo arrivati sul posto e quello che abbiamo trovato ci ha psicologicamente devastato – sottolinea Roberto Moncata, il figlio del gestore –. Questa è già la terza volta che vengono a rubare: si può mettere in preventivo una porta rotta, una finestra, ma questo ci taglia le gambe. E’ stata fatta una cosa devastante: con un’auto ariete hanno tirato giù un infisso e diventa difficile gestire la cosa. Se non riusciamo a cambiarlo ci tocca dormire dentro. Uno fa i salti mortali per lavorare, poi deve sempre mettere in previsione che arrivano queste sorprese... Siamo stanchi; non è concepibile una situazione del genere in un paese come l’Italia; siamo demoralizzati". Per quanto riguarda i danni, Moncata ha sottolineato come gli stessi superino i seimila euro". Il gruppo di cittadini della zona, I Love Modena Est invita a sostenere i gestori danneggiati, denunciando la situazione di degrado e criminalità. "Abbiamo più volte sollecitato il montaggio delle telecamere di quartiere e questa mattina (ieri, ndr) abbiamo comunicato il nostro disappunto all’Amministrazione. Stiamo valutando altri passi da intraprendere, dopo tre attacchi alla scuola Saliceto Panaro, una attacco al centro salute mentale, quattro attacchi alla Baracchina urbana riteniamo che Modena Est abbia bisogno di maggior tutela e se la meriti. Se occorre daremo il via ad una raccolta firme".

Solo mercoledì notte era stata di nuovo devastata la ‘Baracchina’ di viale Amendola. "Questo è il terzo furto – specifica il titolare, Claudio Motta –. I ladri erano già venuti la settimana scorsa e, nella stessa notte, si erano presentati due volte dal momento che qualcosa li aveva inizialmente disturbati mentre tagliavano il telone. Giovedì notte hanno fatto gli stessi danni; hanno spaccato nuovamente il vetro appena riparato e ci hanno preso quattro palmari. Stanotte abbiamo dormito dentro al locale e continueremo a farlo".

Ad alzare la voce contro l’amministrazione e la scarsa sicurezza "inaccettabile" è anche Hossain Mahmud Hafez, commerciante di origine bengalese, in Italia da 34 anni che mercoledì notte ha subito il quinto furto all’interno del proprio negozio di alimentari, situato in via San Giacomo, all’angolo con Corso Canalchiaro. "Non è possibile che a rimetterci siano sempre gli onesti cittadini e lavoratori".

Due balordi, infatti, utilizzando uno scooter come ariete hanno divelto la vetrata dell’esercizio, mandandola in frantumi per poi appropriarsi di pochi spiccioli contenuti in cassa. "Lavoro solo mezza giornata – spiega – perché mia moglie ha avuto un ictus e ha bisogno di cure, però ora mi trovo a far fronte a spese altissime e ho perso ore preziose di lavoro. Questa è la quinta volta che capita e parliamo di pieno centro [/EMPTYTAG]storico".