REDAZIONE MODENA

Carburanti, evasione milionaria per un’azienda di Maranello: maxi sequestro da 14 milioni

L’operazione della Guardia di Finanza di Modena: venivano utilizzate società cartiere e imprese-filtro per realizzare frodi fiscali in materia di Iva, acquistando prodotti petroliferi a prezzi inferiori a quelli di mercato

Alcuni militari della guardia di finanza modenese in una fase di controllo

Alcuni militari della guardia di finanza modenese in una fase di controllo

Maranello (Modena), 30 gennaio 2025 — Un’evasione milionaria, nel settore del commercio di prodotti petroliferi. Quanto avrebbe eseguito una società con sede a Maranello (Modena), il cui rappresentante legale è indiziato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Per queste cause, nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando di Modena hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena, su delega della Procura Europea (Eppo). L'indagine riguarda gli anni d'imposta dal 2016 al 2019 e ha portato al sequestro di beni per un valore di circa 14 milioni di euro.

L'inchiesta è nata da una verifica fiscale condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, che ha analizzato gli acquisti di carburante effettuati dalla società a prezzi particolarmente vantaggiosi, tramite una rete di intermediari.

Gli approfondimenti hanno rivelato che molti di questi soggetti presentavano caratteristiche tipiche di entità di comodo utilizzate per frodi fiscali: assenza di una sede operativa, strutture societarie inesistenti, attività limitata nel tempo e mancato adempimento degli obblighi fiscali.

Vista la rilevanza economica e la dimensione transnazionale delle operazioni commerciali, la Procura Europea ha assunto il coordinamento dell'indagine, disponendo ulteriori accertamenti. Questi hanno permesso di identificare gli intermediari coinvolti come società cartiere (missing trader) e imprese-filtro (buffer), tutti strumenti attraverso i quali veniva realizzata una massiccia frode Iva. In questi modo, l’obiettivo era permettere alla società modenese di acquistare prodotti petroliferi a prezzi inferiori a quelli di mercato, resi possibili solo grazie all'evasione fiscale.

Dopo una perquisizione avvenuta lo scorso ottobre nella sede dell’azienda, così, i finanzieri del Nucleo modenese di Polizia Economico-Finanziaria hanno ritrovato e sequestrato oltre 120 mila euro in contanti, nascosti all'interno dell'autovettura del rappresentante legale.

In seguito, in base al decreto del Gip, sono stati sequestrati beni mobili e immobili, disponibilità finanziarie e l'intero compendio aziendale per un valore di circa cinque milioni di euro.

Per garantire la continuità operativa dell'azienda sequestrata, la Procura Europea ha richiesto la nomina di un amministratore giudiziario, incaricato di gestire la società e le sue quote sociali, al fine di tutelare i posti di lavoro e preservare il valore economico dell'attività.