
La frazione di Solignano Nuovo martoriata dai miasmi
Torna d’attualità il problema delle emissioni odorigene (esalazioni che sanno di plastica bruciata) a Solignano. Da una parte proprio ieri i Comuni di Castelvetro e Castelnuovo hanno emanato una nota congiunta per fare il punto sulla questione. Ma, sempre in questi giorni, anche i residenti tornano a fare sentire la loro voce. Su sollecitazione dei Comuni di Castelvetro e Castelnuovo – recita la nota congiunta - si è svolto in questi giorni un incontro di verifica rispetto alle azioni e agli interventi previsti dall’Accordo volontario siglato nei mesi scorsi fra i due Comuni e le imprese ceramiche del territorio (Ceramiche CCV Castelvetro, Ceramiche Ascot, Gruppo Beta, ABK Group Industrie Ceramiche, Industrie Ceramiche Piemme) per il contenimento delle emissioni odorigene nella zona industriale di Solignano Nuovo. Un incontro reso necessario dalle più recenti segnalazioni dei cittadini, a cui hanno partecipato gli amministratori e i tecnici dei due Comuni, insieme ai rappresentanti di Arpae e dell’Ausl. Dall’incontro è emerso che sono in pieno svolgimento l’elaborazione dei primi dati raccolti da parte di Arpae, i contestuali monitoraggi e il confronto con le imprese che si sono impegnate, sottoscrivendo l’Accordo, ad implementare una serie di misure volte a mitigare le emissioni moleste. Sotto il profilo tecnico, la questione è molto complessa e prevede un percorso di medio-termine per arrivare a testare prima, e implementare poi, soluzioni concrete per ridurre il fenomeno. L’incontro ha comunque rappresentato un ulteriore momento di verifica del fatto che tutti i soggetti coinvolti stanno facendo la loro parte- Purtroppo permane il disagio e la legittima insofferenza dei cittadini residenti. Questo stanno facendo le Amministrazioni dei due Comuni, coinvolgendo gli organi preposti al controllo e le aziende interessate. Gianluca Chierici, portavoce dei cittadini di Solignano che protestano ormai da oltre un anno per l’odore nauseabondo di plastica bruciata, rileva dall’altra parte: "In più di un anno, non abbiamo ancora visto risultati concreti. Siamo molto preoccupati di questa situazione perché la brutta stagione si avvicina e, con essa, ci attendiamo un notevole peggioramento della qualità dell’aria. Non siamo però disposti a continuare supinamente a subire: se le cose non cambieranno in fretta, siamo determinati a organizzare azioni di protesta ancora più mirate ed eclatanti. Non possiamo essere trattati da cittadini di serie B".
Marco Pederzoli