
Contiliano esulta da seduto
Farà fatica a dimenticarlo questo 25 gennaio 2025 Nicolò Contiliano. La seconda rete stagionale del mediano nato a Trapani ma trasferitosi da piccolo a Santa Maria Maddalena, paese al confine fra Rovigo e Ferrara, ha regalato al Carpi il derby con la Spal. La sua Spal, quella che ne detiene ancora il cartellino, quella in cui ha fatto tutta la trafila arrivando a 9 anni in biancazzurro da La Vittoriosa, vincendo con la fascia al braccio lo scudetto U18, giocando sempre da capitano in Primavera e debuttando in B a soli 19 anni. Una rete accompagnata da un’esultanza spontanea con la corsa sotto la curva Bertesi-Siligardi che ha subito scatenato la rabbia dei tifosi spallini con cori in campo e successivi post di rabbia sui social. Qualcuno ha detto che Contiliano volesse "vendicarsi" sulla società che lo ha lasciato andare via senza puntare su di lui, più probabile che fosse solo in "trance agonistica" e abbia fatto quello che in quel momento gli diceva il cuore. La certezza è che a Ferrara da tempo più di qualcuno ha capito quanto sia stato grave lasciare andare via lui e Puletto, due classe 2004 con qualità da vendere e "garra", due talenti cresciuti in casa che hanno fortemente voluto venire in estate a Carpi per tornare dal loro "maestro" Cristian Serpini. In pochi mesi Contiliano è diventato insostituibile, con 22 gare tutte da titolare, 2 reti e un assist. Sa fare il Mandelli e la mezz’ala, sa palleggiare, gestire la squadra, rincorrere l’avversario e buttarsi dentro come nel gol di Sestri, sa ricamare o "sparare" da fuori come nella bordata che ha beffato l’amico Galeotti, portiere spallino di Sant’Agostino di due anni più vecchio, con cui ha giocato nelle giovanili biancazzurre. Per Contiliano è stato un derby da dominatore, giocato con la diffida sulle spalle e dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori 10 giorni, ma che non gli ha impedito di confermarsi, ad appena 20 anni, fra gli "insostituibili" di un Carpi tornato in zona playoff.
Panchine calde. L’Ascoli a -2 dal Carpi in classifica, cui i biancorossi faranno visita venerdì sera nell’anticipo, ha esonerato Di Carlo dopo il ko di Lucca affidando ieri la squadra al vice Davide Mezzanotti. Il ko di Sassari con la Torres è costato invece la panchina a Piero Braglia che il Campobasso (11 gare senza vittorie) ha subito sostituito con Fabio Prosperi, fresco a fine 2024 di dimissioni dalla Pianese. La terza panchina che potrebbe saltare è quella della Spal, con Dossena che dopo il ko al "Cabassi" è vicino all’esonero: al suo posto circola il nome di Francesco Baldini, ex Trento e Lecco.
Davide Setti