Croce Rossa, test sierologici in 20 comuni

Anche la nostra provincia coinvolta nel progetto nazionale del Ministero per individuare le persone con gli anticorpi e gli asintomatici

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È con un potenziale contributo di venti comuni che la nostra provincia partecipa all’indagine sierologica di Ministero della Salute ed Istat (in collaborazione con la Croce Rossa) per capire quante persone in Italia abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Potenziale perché la partecipazione dei cittadini interpellati non è obbligatoria, pur risultando di grande importanza questo screening di livello nazionale. Sono infatti oltre duemila i comuni selezionati dal Ministero per questo progetto che, partito lo scorso 25 maggio, potrebbe fornire risposte determinanti sulla diffusione del Covid-19 nel nostro Paese. Quelli del Modenese selezionati sono: Carpi, Castelfranco; Cavezzo, Finale Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi, Palagano, Pavullo, San Felice, Sassuolo, Savignano, Spilamberto, Vignola, Zocca. Come spiega il Ministero stesso, il test in questione verrà eseguito su un campione di 150mila persone residenti, appunto, in 2mila comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale, spiega ancora il Ministero, "che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi".

Come funziona l’indagine sierologica: le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto in questione è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati. Su tutte le reti Rai, sarà in onda uno spot dedicato all’indagine e locandine saranno affisse nelle farmacie e nelle parafarmacie, grazie alla collaborazione offerta da Federfarma e dalla Federazione dell’Ordine dei Farmacisti Italiani (Fofi).