GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Degrado all’ex Borsa merci. La denuncia del comitato : "Bivacchi e caos sosta"

Alla Sacca i residenti sollecitano un intervento di riqualificazione. Il Comune: "Il privato potrà partecipare al bando per trasformare il comparto"

Degrado all’ex Borsa merci. La denuncia del comitato : "Bivacchi e caos sosta"

Immagini di degrado nella zona dell’ex Borsa merci

Modena, 2 novembre 2024 – Degrado all’ex Borsa merci. Lo segnala il comitato Pro Rione Sacca a proposito dell’area intorno alla Bper di via Canaletto sud. "A due passi – spiegano dal comitato – si affaccia sulla strada, dietro la barriera di una stazione carburanti, il cemento-giardino recentemente edificato di fronte alla storica Palazzina Pucci e, dietro, il criticato piazzale ‘tuttocemento’ di accoglienza al Data Center".

Nello stesso edificio dove ha sede l’agenzia bancaria, quella che ha ospitato la storica Borsa merci, "trionfa in uno spettacolo indecente e continuo il bivacco, la sporcizia e il degrado. Con scarsa visione e mancata pre supervisione della precedente giunta, questa porzione di edificio è stata acquistata da un privato".

Il proprietario ha proposto un progetto: un grande punto vendita, poi bocciato in concomitanza con l’insediamento dell’attuale giunta. "Sono già presenti nell’area altri importanti ed attrattivi centri commerciali, dunque perché congestionarla di movimento di persone e di ulteriori flussi di traffico motorizzato già fin troppo pesante?".

Nei piani alti e al pian terreno di una parte dell’immobile "fra perdite d’acqua piovana dal soffitto ed altre piccole disgrazie da carenza di cure, hanno sede alcune associazioni attive nell’assistenza e nel sostegno alle persone più bisognose per salute. Queste, già sofferenti, sono costrette loro malgrado e con ulteriore sofferenza, ad accettare svariate difficoltà nell’accedere ai servizi dei quali hanno necessità, a causa sia di un parcheggio selvaggio quotidiano, come anche quotidiano è il degrado e lo sporco tutt’intorno".

Dal municipio, in proposito, riferiscono che l’immobile è di proprietà privata, ma "l’attenzione del Comune è alta". La zona "è soggetta a un profondo piano di riqualificazione che ha potuto avvalersi anche dei finanziamenti del Piano periferie prima e successivamente di fondi Pnrr".

Si fa riferimento alla bocciatura del progetto: "Il contributo in termini di beneficio pubblico è stato ritenuto non adeguato e sono state segnalate anche altre criticità connesse alle ricadute sul territorio che avrebbe avuto l’attività proposta". Ma ciò non toglie "che il privato potrà partecipare al nuovo avviso che seguirà il percorso partecipato voluto dall’amministrazione per raccogliere idee e contributi su come rigenerare la città. I soggetti che presenteranno proposte progettuali oltre all’intervento privato dovranno prevedere anche una parte pubblica attingendo dagli esiti del percorso partecipato. A questo punto – conclude il Comune – con l’apertura del nuovo percorso, potrà essere adottato un progetto che riqualifichi e rigeneri il comparto anche tenendo conto delle richieste dei cittadini".