
In provincia si stimano circa 37mila persone con questa patologia. La testimonianza di Andrea: "Diagnosi a 4 anni. Ma nulla è impossibile".
"Diabete e benessere" è il tema della Giornata Mondiale del Diabete 2024, celebrata il 14 novembre, per la sensibilizzazione e la prevenzione del diabete, con un focus particolare sul ruolo fondamentale del benessere psicofisico, messo a dura prova in chi è costretto a convivere con tale condizione. In Europa sono circa 60 milioni di persone affette da diabete mellito, di cui più di 4 milioni in Italia, 300mila in Emilia-Romagna, ed è la quarta causa di morte. "Dal punto di vista epidemiologico, i pazienti affetti da malattia diabetica sono in costante aumento nel mondo. Nella provincia di Modena si stimano che globalmente ci possano essere circa 37.000 diabetici", ha affermato il Dr. Michele Meschi, direttore della diabetologia provinciale, Ausl Modena. Negli ultimi anni la tecnologia ha rivoluzionato la gestione del diabete, permettendo alle persone di condurre una qualità della vita migliore. L’approccio tecnologico è basato sull’utilizzo di dispositivi di monitoraggio della glicemia e di meccanismi di microinfusori per infondere terapia insulinica. Grazie ad un app, i genitori dei bambini e i giovani sono in grado di monitorare costantemente i livelli di glicemia. "Ho scoperto di avere il diabete a 4 anni, facevo molta pipì e bevevo tanta acqua. Ero piccolo quindi non ricordo molto, non è stato un grosso problema e se si riesce a tenere la glicemia nel range è una vita normale. Ho vinto dei campionati italiani di Karatè, ma in passato ho fatto anche altri sport, nuoto, tennis e tanti anni di ginnastica artistica", ha raccontato Andrea Azzarello, 23 anni affetto da diabete mellito di tipo 1.
Lo sport ha un ruolo importante nelle persone con diabete, può essere considerato un ottimo all’alleato dell’insulina, fa consumare glucosio e quindi, riduce la glicemia. "Consiglio ai ragazzi che hanno scoperto di avere questa patologia di mangiare bene, fare tanto sport, chiedere aiuto ai dottori, ai propri genitori e avere un occhio in più in generale", ha consigliato Andrea Azzarello. A settembre 2023 il Parlamento Italiano ha approvato la legge 130/2023 che prevede l’avvio dello screening, in età pediatrica fino ai 18 anni, per capire se si è predisposti geneticamente ad ammalarsi di diabete mellito di tipo 1 o di celiachia. "La legge approvata sullo screening, con il consenso di tutti i partiti politici, è un traguardo molto importante e dal prossimo anno sarà avviato anche in Emilia Romagna. E’ proprio nella collaborazione tra istituzioni, sanità e volontariato che si semplifica la gestione e l’accettazione del percorso della malattia", ha dichiarato Daniele Bandiera, presidente di AGD Modena, associazione giovani diabetici.
Il diabete mellito di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile, è conseguente ad una alterazione del sistema autoimmunitario, mentre il diabete mellito di tipo 2 è legato a fattori di rischio come sovrappeso, obesità, ipertensione, ecc. Va attenzionata anche la questione del diabete delle donne in gravidanza, distinguendo il diabete gestazionale che insorge durante la gravidanza stessa e il diabete già presente nella paziente già affetta dalla patologia.
Gilda Cacciapuoti