STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Festival A Mirandola tre giorni di grande jazz

Da stasera a domenica all’auditorium Montalcini concerti da non perdere. Si parte con la world music: Clarice Assad e Gabriele Mirabassi .

Festival A Mirandola tre giorni di grande jazz

Clarice Assad sarà sul palco del Festival questa sera

Ricerca, incontri, contaminazioni, eclettismo. Il jazz è un mondo di scoperte e di sorprese: le stesse che – da stasera a domenica, il 10 – ci offrirà il Mirandola Jazz Festival che apre la nuova stagione dell’auditorium Rita Levi Montalcini. Stasera alle 21 si partirà appunto all’insegna della world music, in un concerto che unisce due grandi artisti internazionali, Clarice Assad, pianoforte e voce, e Gabriele Mirabassi, clarinetto. Clarice è figlia di Sergio Assad, uno dei più noti chitarristi e compositori brasiliani, e quindi fin da piccola ha ‘respirato’ musica, poi si è affermata sulla scena mondiale, con uno stile del tutto personale. In questo concerto incontra il grande Gabriele Mirabassi, clarinettista versatile, capace di spaziare fra la classica e il jazz: proprio negli ultimi anni ha svolto una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana, e il suo incontro con Clarice Assad è proprio un segno di questo viaggio fra le culture.

Domani sera poi sarà alla ribalta il trio del pianista e compositore Antonio Faraò, affiancato da Ruben Bellavia alla batteria e Carlo Bavetta al contrabbasso: ’Tributes’, l’album che Faraò ha inciso proprio quest’anno (insieme al bassista John Patitucci e al batterista Jeff Ballard), è un omaggio ai musicisti che più hanno influenzato il suo percorso, da McCoy Tyner a Chick Corea. Nella sua carriera, il pianista ha attraversato numerose e prestigiose collaborazioni artistiche, come quelle con Chris Potter, Benny Golson, Ivan Lins. In lui dunque si riflette e si condensa anche la grandezza del jazz contemporaneo. L’ultimo appuntamento, domenica alle 18.30, sarà con il quartetto del sassofonista e compositore Rosario Giuliani, qui affiancato da Pietro Lussu al pianoforte, Dario Deidda al basso e Sasha Mashin alla batteria. Anche Giuliani presenterà la sua più recente uscita discografica, l’album ’Logbook’, registrato dal vivo nel dicembre dello scorso anno al Sounds Jazz Club di Bruxelles. Il disco (con una collezione di brani originali e spesso inediti) vuole proprio ‘raccontare’ e restituire l’energia, le emozioni, i colori e le interazioni di un concerto ‘live’, tutto quello che potrà essere condiviso anche al festival.

Il biglietto per le singole serate del festival costa 15 euro, ma è possibile anche sottoscrivere un carnet per i tre appuntamenti al prezzo di 30 euro. La stagione di prosa dell’auditorium Rita Levi Montalcini partirà poi venerdì 22 con "Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro" un’attualissima riflessione sul rapporto tra la felicità e la realizzazione personale, firmata dal drammaturgo Emanuele Aldrovandi.