REDAZIONE MODENA

"I docenti chiedono stipendi adeguati"

Sara Cruso, insegnante alle scuole Ferraris, elenca le ragioni dello sciopero: adeguare stipendi, valorizzare il lavoro docente e affrontare carichi di lavoro e tagli al personale scolastico.

Sara Cruso, insegnante alle scuole Ferraris

Sara Cruso, insegnante alle scuole Ferraris

"Le ragioni che ci portano a scioperare sono più di una".

E Sara Cruso, insegnante alle scuole Ferraris, le elenca una ad una. A cominciare "dalla necessità di adeguare gli stipendi all’inflazione – fa presente la docente – che può sembrare una semplice lamentela o richiesta, ma nasconde in realtà un’esigenza ben specifica e importante. Perché è giusto ricordarlo: valorizzare il nostro lavoro richiede anche una giusta remunerazione".

Entrando nel dettaglio, Cruso spiega come il mestiere dell’insegnante venga spesso "sottovalutato e declassato, visto per lo più come un lavoro meramente intellettuale e che non produce ricchezza materiale – dice – quando in realtà ci occupiamo di qualcosa di fondamentale, cioè la formazione dei nostri ragazzi, che rappresentano in tutto e per tutto il nostro futuro". Ma oltre alle rivendicazioni salariali, la docente sottolinea anche la necessità, in occasione dello sciopero, di portare alla luce "uno scenario diventato ancora più complicato a fronte di richieste sempre più pressanti".

Cruso infatti parla di "carichi di lavoro che ci portiamo anche a casa, in quanto siamo chiamati a gestire un elevato numero di documenti burocratici.

Lavoro che ci toglie tempo nella preparazione delle lezioni o che, altrimenti, diminuisce il tempo libero che ci resta".

Ma a preoccupare, all’orizzonte, sono anche i tagli al personale scolastico.

"Basta pensare che nelle scuole di primo e secondo grado ci sono classi che contano dai 25 ai 29 alunni – conclude – invece che tagliare, sarebbe al contrario utile assumere, per avere così più personale e più classi, ma con un numero inferiore di alunni, per rendere il servizio qualitativamente migliore".