YLENIA ROCCO
Cronaca

Il Secchia disboscato. Ente Parchi contro Aipo: "Lavori in difformità, prevedere i ripristini"

Dopo le numerose proteste del comitato di Marzaglia e Rubiera sull’area "La ditta appaltatrice si è resa conto di non aver rispettato le prescrizioni"

Presa di posizione dell'Ente Parchi

Presa di posizione dell'Ente Parchi

Modena, 12 settembre 2024 – "C’è difformità tra quanto previsto in progetto e quanto eseguito rispetto ai tagli boschivi". A pronunciarsi sull’operato di Aipo è l’Ente Parchi Emilia Centrale che, dopo aver ricevuto una "corposa relazione" sullo stato dei lavori da parte dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), trasmessa anche all’autorità giudiziaria, ha chiesto all’Agenzia di interrompere ogni altro intervento di taglio, invitandola a "una immediata condivisione in merito alla redazione della variante di progetto". Arriva quindi la conferma alle innumerevoli, e a tratti inascoltate, segnalazioni del Comitato ’Difendiamo il parco Fluviale del Secchia’ che, nel denunciare l’abbattimento massiccio degli alberi durante i lavori relativi alla realizzazione di una cassa di espansione del fiume Secchia – nell’area tra il Reggiano e Marzaglia – , e la manutenzione di quelle esistenti, sul territorio di Rubiera, aveva parlato del "più grande ecocidio mai visto in Emilia".

"Sono stati abbattuti più di 40 ettari di bosco" avevano infatti denunciato al Carlino.

E alla fine si è constatata la discordanza tra quanto approvato nel piano inizialmente condiviso (in due conferenze dei Servizi) da tutti gli Enti interessati, tra cui Regione, Parco del Secchia, Comuni del territorio e Aipo stessa, e gli interventi eseguiti sino alla sospensione dei lavori, che sono stati fermati a partire dal 29 agosto scorso, con ordine di Aipo all’impresa esecutrice il 30.

Nella nota l’Ente Parchi ha aggiunto che la stessa impresa appaltatrice se ne è assunta la responsabilità, ammettendo di "essersi resa conto di aver operato in difformità di quanto previsto" e dichiarandosi "disponibile ad attività di ripristino con nuove piantumazioni". Che andranno ad aggiungersi alle misure di compensazione ambientale già previste nel progetto approvato.

L’Ente, che gestisce la Riserva, nella relazione coglie l’occasione per ribadire che da parte propria "i controlli non sono mai venuti meno in questi mesi" e invita Aipo a "interrompere ogni ulteriore intervento di taglio o movimentazione dei terreni che possano compromettere le aree rimanenti".

E ciò che si legge tra le righe è che probabilmente quello spicchio di verde ancora in ’piedi’ a Marzaglia, nel Modenese, è salvo. L’Ente Parchi ora vuole capire la motivazione di tale variazione del progetto, invitando Aipo a un "immediato coinvolgimento e condivisione in merito alla redazione della variante di progetto che presumibilmente dovrà prevedere remissioni in pristino dello stato dei luoghi ed ulteriori compensazioni rispetto al progetto approvato".

L’Ente Parchi Emilia Centrale inoltre fa sapere che dei fatti accaduti è stata informata la Regione, che ha già interessato il Ministero dell’Ambiente, i Comuni interessati e i Carabinieri Forestali "a cui l’Ente chiede il coinvolgimento per i rilievi e il riscontro di eventuali violazioni".