La storia del bambino-partigiano . Un cippo in memoria di Cesana

A Polinago verrà inaugurato un cippo per ricordare Franco Cesana, il più giovane partigiano d'Italia ucciso dai nazisti a soli 12 anni. Un eroe della Resistenza, vittima delle leggi razziali fasciste.

La storia del bambino-partigiano . Un cippo in memoria di Cesana

Franco Cesana

Ottant’anni fa, la sera del 14 settembre, a Picciniera di Gombola di Polinago, una raffica di mitra nazista spezzò la giovanissima vita di Franco Cesana, 12 anni, il più giovane partigiano d’Italia caduto in combattimento. Nel luogo dove il giovanissimo partigiano perse la vita, sarà inaugurato, a breve, un cippo e collocata una targa per ricordare l’80° anniversario della sua uccisione. Il cippo è voluto dalla Sezione ANPI Prignano-Polinago grazie anche al sostegno dell’ANPI Provinciale Modena. Quel 14 settembre 1944 Franco Cesana fece visita alla madre, le confermò di essere consapevole di quello che sta facendo e le promise che sarebbe ritornato dopo pochi giorni in occasione del suo tredicesimo compleanno ma quella stessa sera, durante un attacco tedesco, cercando di proteggere il suo comandante, Franco fu colpito a morte dal fuoco nazista. Era nato il 20 settembre 1931 a Mantova, da famiglia di confessione ebraica. Nel 1931 si trasferirono a Bologna dove Franco frequentò le scuole elementari ma, nel 1938, a causa delle leggi razziali fasciste, fu espulso dalla scuola pubblica. Aveva solo sette anni, era particolarmente intelligente e visse quel momento con avvilimento perché gli piaceva andare a scuola, studiare. Dopo l’8 settembre 1943, con l’occupazione nazista dell’Italia, la vita si fece sempre più pericolosa, soprattutto quando, quello stesso anno, iniziò la caccia all’ebreo. Il ragazzo prese la decisione di unirsi ai partigiani a soli 12 anni, nella Brigata Marcello. É sepolto nella Certosa di Bologna. Per il suo eroismo, Franco Cesana ha ricevuto la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Walter Bellisi