REDAZIONE MODENA

Lavoratori e disabilità acquisite. La Zerla ha aperto un laboratorio

Il progetto favorirà il reinserimento sociale e professionale con percorsi ad hoc per 15 persone all’anno.

. Mirandola il primo laboratorio in provincia. per il. reinserimento di persone con disabilità acquisite

. Mirandola il primo laboratorio in provincia. per il. reinserimento di persone con disabilità acquisite

A Mirandola il primo laboratorio in provincia di Modena per il sostegno e reinserimento di persone con disabilità acquisite. Si occuperà di persone che sono diventate disabili gravi a seguito di un trauma (incidente stradale, malattia o altro) ma non per questo hanno perso la capacità e la voglia di lavorare. Lo ha realizzato la cooperativa sociale "La Zerla", che già da 24 anni si occupa di reinserimento sociale di adulti con disabilità, seguendo da vicino con la sua decina di educatori e psicologi circa una sessantina di persone disabili. Il nuovo laboratorio è stato inaugurato sabato scorso. "Il laboratorio della disabilità acquisita – spiega il presidente della cooperativa Roberto Ganzerli – fa un salto di qualità importante. Voluto da Comune di Mirandola, Unione dei Comuni Modenesi Area Nord e Ausl Modena riesce oggi ad avere una situazione molto più strutturata. Le persone che hanno disabilità potranno essere accompagnate da casa loro a qui, essere seguite da una equipe composta da due psicologhe e un educatore e avere la possibilità di riacquisire delle funzioni di base sia fisiche che psicologiche che sono state perdute o per un incidente o per una malattia e, già all’interno della Zerla, trovare una situazione lavorativa stabile. La nostra ambizione è quella di continuare a collaborare con le aziende del territorio per fare degli inserimenti lavorativi veri e propri e così chiudere il cerchio lavoro e disabilità che ci caratterizza". Attualmente il laboratorio è frequentato da cinque persone, ma può ospitarne fino a un massimo di quindici. Per ogni utente è previsto un percorso personalizzato e va sottolineato che la cooperativa ha assunto due persone dedicate al progetto e sta formalizzando un accordo con Auser per offrire agli utenti il trasporto gratuito da casa al laboratorio e ritorno. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. "L’età delle persone che seguiremo – afferma Ganzerli - va dai 18 fino anche a 60 anni, perché il reinserimento lavorativo può avvenire a qualsiasi età senza escludere nessuno. Il nostro obiettivo è non solo dare un lavoro alle persone, ma dare il lavoro giusto".

Alberto Greco