L’onda lunga del lockdown Fiera, il Comune dimezza il canone per la pubblicità "Così sosteniamo il settore"

La delibera votata in consiglio. L’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza: "Queste attività sono state duramente colpite durante la pandemia". L’ente lascia invariate le tariffe per i servizi a domanda individuale.

L’onda lunga del lockdown  Fiera, il Comune dimezza  il canone per la pubblicità  "Così sosteniamo il settore"

L’onda lunga del lockdown Fiera, il Comune dimezza il canone per la pubblicità "Così sosteniamo il settore"

Le manifestazioni che si svolgono nel quartiere fieristico di Modena potranno contare su una riduzione del 50 per cento del canone per le esposizioni pubblicitarie. È la novità principale del regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico ed esposizione pubblicitaria il cui adeguamento è stato approvato dal Consiglio comunale insieme al Bilancio preventivo. La delibera, presentata dall’assessore Gianpietro Cavazza, ha ottenuto lo stesso voto della manovra finanziaria ed è stata approvata dai gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde - Verdi e Modena civica), contrarie le opposizioni: Movimento 5 stelle, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alternativa popolare e Gruppo indipendente per Modena. Assente Modena sociale. Oltre ad alcune precisazioni sulle procedure per esenzioni e dichiarazioni, l’adeguamento del regolamento introduce la riduzione del 50 per cento del canone per le esposizioni pubblicitarie e affissive relative alle manifestazioni fieristiche "per contribuire, anche con questa forma di sostegno, a incentivare la ripresa dell’attività economica del settore, duramente colpito dagli effetti della pandemia". Lo spiega Cavazza ricordando che, in vista dell’uscita del Comune dalla società Modena Fiere, prevista dalla normativa sulle partecipazioni societarie, si stanno definendo gli accordi per l’utilizzo del quartiere fieristico, la cui proprietà rimane del Comune, e per dare continuità alle manifestazioni a Modena.

In sede di bilancio è stata approvata anche la delibera che prevede l’individuazione dei servizi a domanda individuale e la determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi. Si tratta del documento finanziario che determina l’offerta ai cittadini nei settori del welfare, della scuola e della cultura. Le tariffe dei servizi a domanda individuale resi dal Comune di Modena (tra questi le case di riposo per anziani, gli asili nido e le mense, ma anche corsi extrascolastici, impianti sportivi, iniziative culturali) restano pressoché invariate. Aumenta – fa sapere Piazza Grande – la quota di copertura dei costi diretti da parte del Comune, con la fiscalità generale, mentre la copertura garantita dalle entrate delle tariffe scende dal 40,8 al 40,1 per cento. Nel provvedimento sono compresi anche il servizio di prolungamento d’orario per asili nido e scuole materne, il trasporto scolastico, il servizio di pre-scuola elementari, le case albergo comunali e i centri residenziali per persone disabili adulte, e la sala prove. Per questi servizi, l’impegno economico totale per l’ente supera i 20 milioni di euro. Le entrate da tariffe previste per i cittadini ammontano complessivamente a 8 milioni e 173 mila euro e arrivano a coprire i costi del Comune, appunto, per poco più del 40 per cento. Per le rette dei nidi, inoltre, è confermata la riduzione introdotta attraverso il contributo della Regione. Considerando anche le contribuzioni e i trasferimenti a specifica destinazione, che portano le entrate complessive a superare i 10 milioni, il disavanzo dei servizi a domanda individuale si attesta sui 9 milioni e 780 mila euro.

Da segnalare, infine, i 470 mila euro che il Comune di Modena prevede di ottenere nel 2023 in relazione alle aree incluse nelle zone Peep e Pip del territorio cittadino. L’entrata prevista deriva per 120 mila euro da riscatti del diritto di superficie di aree destinate alle attività produttive e terziarie, i cosiddetti Pip, Piani di insediamenti produttivi, e per 350 mila euro dal riscatto del diritto di superficie di abitazioni in zona Peep, su cui è in corso la procedura che consente ai proprietari degli alloggi acquistati in diritto di superficie di acquisirne la piena proprietà con l’acquisto dei terreni.