MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Mamma mi ha insegnato la voglia di vivere"

Erika, l’eroina dei caregiver, ricorda la madre scomparsa a 58 anni: "Rifarei tutto quello che ho fatto, lei veniva prima di ogni altra cosa"

Erika Borelllini, 30 anni e la madre Lorenza Tarasconi, venuta a mancare martedì

Erika Borelllini, 30 anni e la madre Lorenza Tarasconi, venuta a mancare martedì

"È stata mamma e moglie fino alla fine e ha dato tutta se stessa per il suo attaccamento alla vita e alla famiglia finché ha potuto. Perché lei è, davvero, un esempio di tenacia e desiderio di vivere contro ogni difficoltà". Erika Borelllini, 30 anni, di Rovereto, descrive così la sua mamma, Lorenza Tarasconi, venuta a mancare a 58 anni nel tardo pomeriggio di martedì per una ricaduta respiratoria. Lorenza era stata colpita da aneurisma celebrale nel maggio 2013: da allora è sempre stata costretta a letto, incapace di muoversi e di parlare. Quella di Lorenza e della sua famiglia, è una storia di sofferenza ma soprattutto di un amore immenso, di voglia di vivere della donna e totale dedizione da parte della figlia Erika e del marito Stefano.

La famiglia Borellini non si è mai chiusa nel silenzio e nel dolore, ma anche grazie ad una pagina social della stessa Lorenza, ha scelto di condividere momenti difficili come gioie e conquiste con tutti gli utenti, divenendo così un ‘simbolo’ per tante persone.

"Mamma è rimasta lucida fino alla fine – racconta Erika – anche mezz’ora prima che morisse abbiamo parlato, e nei giorni precedenti eravamo pure riusciti a farla ridere e aveva guardato la televisione con papà sul tablet. Avevamo il nostro modo di comunicare, attraverso il battito di ciglia: io le facevo le domande e lei mi rispondeva sì o no e capiva benissimo ogni cosa che le dicevo". Cinque mesi fa Lorenza è stata ricoverata per una polmonite: "Tornata a casa si era un po’ ripresa, abbiamo passato il Natale, ma qualcosa non andava e a fine dicembre siamo tornate in Terapia intensiva. Aveva capito che stava peggiorando, e, per la prima volta in dodici anni, ho colto in lei una sensazione di stanchezza, di rassegnazione. Ma anche di serenità. Ha avuto una ricaduta respiratoria, e non l’ha superata, ma sappiamo non ha sofferto grazie all’attenzione a garantire il massimo confort da parte della Terapia intensiva del Policlinico. Si è addormentata per l’ultima volta".

"Tutto quello che ho fatto lo rifarei, perché prima di ogni cosa veniva mia madre". Erika, ingegnere elettronico, instancabile guerriera con il sorriso, non ha mai smesso di lottare per il benessere della mamma ma anche per fare valere il ‘diritto allo studio’ di chi, come lei, oltre, ad essere studente universitaria era caregiver di un proprio caro, portando il suo caso ad avere una rilevanza nazionale e ha vinto questa battaglia: nel 2023 è stata proclamata dottoressa in Ingegneria Elettronica, alla presenza dell’inseparabile mamma Lorenza. Le esequie funebri si svolgeranno oggi alle 14.30 nella chiesa di Rovereto.

Maria Silvia Cabri