
Il manifesto contro Sergio Mattarella
Modena, 5 giugno 2025 – Rimosso il manifesto filorusso che chiamava in causa il presidente della Repubblica e il sindaco Massimo Mezzetti ha denunciato gli autori per offesa all’onore al prestigio del Capo dello Stato, un reato punibile con una multa da 5mila a 30mila euro.
Sono gli sviluppi della vicenda della affissioni spuntate in città e rivendicate dall’associazione Kairòs e dal Coordinamento modenese contro la guerra. In uno dei tre manifesti si leggeva: "La Russia non vuole invadere l’Europa. Fermate la corsa al riarmo. Mattarella non parla a nome del popolo italiano", facendo riferimento al paragone di Sergio Mattarella tra la Russia e il Terzo Reich.
Il sindaco, dopo aver annunciato martedì che "il sindaco del Comune di Modena non assiste inerte a queste iniziative", ha presentato ieri denuncia alla Digos della Questura di Modena spiegando di ritenere offensiva la frase "per l’onore e il prestigio del nostro Presidente sulla base di un negazionismo che viene spacciato come libera opinione. Questa propaganda filorussa è volta a confondere i cittadini e questa volta ha oltrepassato il segno". Agli operatori di polizia "ho fatto inoltre presente che la richiesta di autorizzazione rivolta al concessionario per l’affissione conteneva una descrizione diversa del manifesto senza fare riferimento al giudizio sul presidente Mattarella. Inoltra veniva dichiarato di aver avuto il patrocinio del Comune, fatto che non corrisponde al vero". Il manifesto in questione è stato rimosso su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dopo che martedì il sindaco si era espresso contro i contenuti del manifesto, gli autori della campagna di affissione avevano ribattuto: "È d’accordo il sindaco Mezzetti con le parole del presidente della Repubblica che qualche mese fa aveva equiparato la Russia al Terzo Reich? Noi non siamo d’accordo, come tanti altri italiani che lo hanno dimostrato firmando petizioni e scendendo in piazza in tante città italiane, il nostro disaccordo viene dalla Storia del secolo scorso e dai 26 milioni di caduti che l’Unione Sovietica ha avuto proprio nella guerra contro il Terzo Reich".
Anche l’Anpi di Modena ha espresso "sdegno e condanna" per l’attacco al presidente Mattarella: "La Russia della dittatura di Putin è in realtà nemica della libertà, della democrazia e della pace, tutti valori fondativi della Repubblica democratica e antifascista Italiana – rimarca Vanni Bulgarelli, Presidente provinciale dell’Anpi – non è certo la propaganda che cambierà la realtà dei fatti. La Russia ha aggredito l’Ucraina, come in passato altri paesi e regioni, con l’intento di annientare la sua indipendenza, trasformandola in uno stato asservito come la Bielorussia. Non passa giorno che esponenti del potere russo attacchino, minaccino e compiano direttamente attacchi di varia natura, fino al sostegno delle formazioni neonaziste, contro l’Unione Europea e in particolare contro i paesi dell’ex area di influenza sovietica, nel tentativo di scardinare la UE e intimidire quelli più esposti. In questo la Russia di Putin è un nemico dell’Italia e dei valori espressi nella Costituzione".