"Mascherine, giusto essere più severi"

di Paolo Tomassone L’obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento? "Difficile che possa servire per contenere i contagi da Covid-19. Ma ci atteniamo alle regole. Come sempre, del resto: è dal 18 maggio che noi e i nostri collaboratori la indossiamo e facciamo rispettare l’obbligo di indossarla ai nostri clienti quando si avvicinano al bancone o vanno in bagno". L’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, quella che tra l’altro prevede la sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, a partire dal 17 agosto, lascia indifferenti i gestori dei locali della ‘Modena di notte’. Almeno quelli interpellati da noi nei bar e nei locali in viale delle Rimembranze e alla Pomposa. "Questa nuova ordinanza cambia poco a noi locali della Pomposa – spiega Giorgio Setti, gestore della Birreria Al Goblet –. Noi siamo responsabili nel far rispettare l’ordinanza che impone l’uso della mascherina all’interno del locale, tanto che durante il fine settimana, quando l’afflusso di giovani è maggiore, i nostri addetti alla sicurezza invitano le persone a indossarla e allontanano eventualmente chi non l’ha. Però non è compito nostro controllare il rispetto di queste regole fuori dal locale, in piazza o per strada. Semmai il Comune dovrebbe vigilare ancora di più". Barman e gestori accolgono la nuova ordinanza, non senza evidenziare qualche perplessità. "Chiudono le discoteche dopo l’aumento dei contagi in riviera? Doveva essere fatto prima. Ma qui siamo a Modena, non si sono verificati questi episodi e purtroppo ne pagheremo le conseguenze – chiarisce Gian Luca Venturelli, gestore di Bobotti in viale Rimembranze –. Questa ordinanza non cambierà le nostre abitudini e francamente non credo che l’obbligo di indossare le mascherine per strada sia la soluzione all’aumento dei contagi". Gian Paolo Riccardi, dello Zooky Cafè in via de’ Fogliani, è ancora più chiaro: "Ci atteniamo al decreto, come sempre. Quello che penso di queste ordinanze passa in secondo piano... sinceramente non so se questo sia giusto e se risolverà l’emergenza virus". Però sullo stop alle serate in discoteca un commento ci scappa: "Quando si dà il via libera in questo modo è normale che i contagi aumentino e il popolo della notte è il primo a pagarne le conseguenze. Speriamo che con questa nuova stretta e gli sforzi dei gestori di tutti i locali possa rallentare il trend dei contagi". Un po’ confuso sulla nuova ordinanza del ministro Speranza anche Maurizio Zoboli, gestore di Elio Park: "Sono stato qualche giorno in vacanza in Trentino e tutti per le strade del centro storico indossano la mascherina. Mi sembra una cosa normalissima". Un conto le regole, un conto il riuscire a farle osservare. Nei locali e nelle aree all’aperto le mascherine verranno indossate, ad esclusione del momento in cui i clienti consumano un drink o un pasto. Ma negli spazi pubblici non è chiaro chi dovrà vigilare. "Noi indossiamo i sistemi di protezione dal 18 maggio – continua Zoboli – e vigiliamo affinché vengano indossate le mascherine dai clienti mentre sono all’interno del locale. In caso di assembramenti abbiamo dei responsabili della sicurezza che invitano a indossarla anche in prossimità del locale. Ma altro non possiamo fare". "È stata una follia riaprire le discoteche e un’utopia pensare che alla riapertura non sarebbero aumentati i contagi".

"Mascherine, giusto essere più severi"

I titolari dei bar più frequentati dai giovani . "Come sempre rispetteremo le regole".