
Mirandola, la tomba di Treglia, la 20enne morta oltre un anno fa e autrice de ’L’Essenza’, è diventata luogo di riflessioni e preghiera
La tomba, dove riposa Miriam Treglia (nella foto del riquadro), la giovane mirandolese deceduta il 25 luglio 2023 a soli 20 anni per una grave malattia, è diventata un luogo dove in tanti si fermano per una preghiera e un pensiero magari seduti sulla panchina posizionata davanti alla tomba di Miriam, oppure depositare fiori e poesie. Un ‘pellegrinaggio’ iniziato pochi mesi dopo l’ascesa al cielo di Miriam e che continua tutt’ora, con la tomba divenuta luogo di vita dove la ferita del dolore trova una ‘feritoia’ nella poesia’. Quella poesia che Miriam amava tanto, insieme all’arte, alla musica classica, al teatro. Proprio i versi de L’Essenza, la poesia composta da Miriam a giugno 2022, pochi mesi prima di entrare in ospedale, era stata tra le vincitrici del concorso nazionale ‘Voci di notte. Bellezza’. Durante l’evento, gli amici avevano letto le tante poesie che Miriam aveva composto e che dovevano diventare una raccolta, purtroppo mai pubblicata per la sua prematura scomparsa.
"A settembre dell’anno scorso, pochi mesi dopo l’ascesa in paradiso di Miriam – ricorda il papà Danilo -, mia moglie Monica ha avuto l’idea di posizionare due cestini sulla tomba di Miriam: uno con poesie e pensieri che chi passa può leggere e magari portare via con sé, l’altro dove lasciare pensieri e poesie per Miriam. Con il tempo abbiamo visto che davanti alla tomba di nostra figlia sostavano non solo gli amici e chi la conosceva, ma anche persone che non sapevano della sua storia ma che si fermavano magari per lasciare un pensiero o recitare una preghiera. E’ un modo per ricordare e far conoscere Miriam e il suo amore per l’immenso e la bellezza. Anch’io ogni giorno, dopo il lavoro, vado al cimitero e mi siedo sulla panchina posizionata davanti alla tomba di Miriam e scrivo i miei pensieri. Miriam amava la poesia, infatti sulla lapide sono incisi i versi di Eugenio Montale ‘Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale’".
Miram era molto conosciuta nella comunità e la sua prematura scomparsa aveva suscitato tanta commozione. Dotata di profonda sensibilità, aveva affrontato la malattia che l’aveva colpita con una fede incrollabile, circondata dall’amore dei genitori Danilo e Monica e della sorella Aurora. Tra le iniziative per ricordare Miriam, nella parrocchia di via Posta a Mirandola è in corso il laboratorio teatrale ‘Thàrsei’, dal greco ‘Abbiate coraggio’, l’imperativo greco più volte menzionato da Gesù e che Miriam amava ripetere.
Angiolina Gozzi