STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Musica oltre confine: "Ora il Conservatorio si aprirà al mondo"

Il Vecchi Tonelli è capofila e partner di progetti internazionali. Dalle produzioni alle summer school: "Esportiamo cultura" .

Musica oltre confine: "Ora il Conservatorio si aprirà al mondo"

Musica oltre confine: "Ora il Conservatorio si aprirà al mondo"

"Credo sia una svolta epocale. Stiamo entrando in un nuovo mondo", sorride il maestro Giuseppe Fausto Modugno, direttore del Conservatorio Vecchi Tonelli. L’istituto musicale – divenuto statale dal 1° gennaio 2023 – è stato infatti selezionato per alcuni importanti progetti di respiro internazionale, finanziati attraverso i fondi del Pnrr, di cui sarà capofila e partner: "Esporteremo il Made in Italy culturale attraverso collegamenti europei ed extraeuropei e valorizzeremo all’estero la conoscenza della cultura italiana", anticipa la professoressa Marina Bondi, presidente del Conservatorio. "Polimnia" – dal nome della musa del canto sacro – è il progetto capofila che ha ottenuto un milione di euro: il Vecchi Tonelli guida un gruppo di conservatori italiani, fra cui quelli di Frosinone, Pescara, Potenza, Frosinone. Seguendo il modello della ‘Community Opera’, un approccio che dai Paesi anglosassoni si è sviluppato in tutto il mondo, gli studenti si dedicheranno all’approfondimento dell’opera italiana con scambi internazionali. "Studenti di livello avanzato, sia di ambito musicale che umanistico, potranno per esempio lavorare su testi conservati alla Biblioteca Estense e fare anche esperienza sugli aspetti scenici e di costruzione di un’opera – spiega la professoressa Bondi –. Verrà organizzata una summer school con giovani di varie nazioni che verranno a Modena, e in parallelo saranno realizzate produzioni che poi saranno ‘esportate’ nel mondo". "Intendiamo parlare al mondo con il linguaggio degli italiani, ed esportare il modo italiano di fare cultura – aggiunge il maestro Modugno –. Ed è giusto che i nostri studenti di alta formazione possano uscire ad affrontare il mondo, anche con esperienze internazionali". L’altro progetto, "Turandot", capeggiato dal Conservatorio di Milano di cui il Vecchi Tonelli è partner (con circa 300mila euro), ha un obiettivo bello e ambizioso: scrivere un nuovo finale per l’ultima opera di Puccini, rimasta incompiuta alla sua morte, cento anni fa. Oggi usualmente viene proposto il finale scritto da Franco Alfano, oppure quello di Luciano Berio: nei prossimi due anni si lavorerà per crearne un altro. "Noi studieremo in particolare i mondi musicali coevi di Puccini, dunque ci occuperemo di un lavoro musicologico, storico musicale e strumentale", spiega Modugno. Con il progetto "Edunext", poi, il Vecchi Tonelli – insieme al Conservatorio di Rovigo e altre tre istituzioni di Alta formazione – svilupperà nuovi metodi e tecnologie per la didattica musicale, per esempio per l’insegnamento a distanza. E con il progetto "Alumni", che ha ottenuto il supporto della Regione Emilia-Romagna, alcuni giovani diplomati potranno coltivare progetti di orchestra o di ensemble, quindi avviare una carriera lavorativa. Attualmente al Vecchi Tonelli sono 180 gli studenti di alta formazione (biennio e triennio) con 39 docenze: "Per la prima volta, poi, dal 1° novembre presso il nostro Conservatorio saranno previsti due dottorati di ricerca – aggiunge Marina Bondi (nella foto con Modugno) –. È per noi di grande soddisfazione aver ottenuto anche il terzo livello della formazione universitaria".

"Tutti questi progetti – conclude il direttore Modugno – non sarebbero mai stati approvati se non avessimo avuto un’ottima rete di collaborazioni con l’estero che con fatica ci siamo costruiti".