EUGENIO TANGERINI
Cronaca

Negozi, nuovo bando anti crisi. Riqualificazione e aperture, ecco un fondo da 113mila euro

Il finanziamento è stato messo a disposizione dal Comune: domande entro il 19 maggio "Lo scopo è riportare nel tessuto urbano la presenza di artigianato e attività economiche"

Opportunità per i negozianti

Opportunità per i negozianti

Modena, 4 dicembre 2024 – Un altro cambio di passo, l’ennesimo, per la giunta comunale. La scommessa è complicata: ridare luce in tutta la città alle vetrine non solo dei negozi, ma anche delle botteghe artigiane, con attenzione particolare alle frazioni in sofferenza. Ecco il senso del nuovo bando, ampliato, per il sostegno al commercio: un fondo da 113 mila euro che finanzierà nuove aperture, riqualificazioni, aggiornamento tecnologico e formazione. C’era senz’altro bisogno di studiare soluzioni più attrattive, considerando che ha dato ben scarsi risultati la prima tranche del bando precedente da 120 mila euro, lanciato nell’ultima parte della scorsa legislatura: solo due i progetti finanziati.

E anche nella seconda finestra, aperta fino al 15 gennaio 2025, non va meglio: restano 100 mila euro, ma non ci sono domande. Dunque si volta pagina. Ma perché stavolta la ricetta dovrebbe funzionare?

"Cambiano dimensioni e tipologia – spiega l’assessore al commercio Paolo Zanca – Il nuovo bando non è ristretto a una porzione di centro storico, ma aperto all’intera città, con l’obiettivo di sostenere, oltre al commercio, anche le attività produttive di vicinato".

Non a caso Zanca presenta l’iniziativa attorniato dai dirigenti delle associazioni di categoria. Come dire, si fa gioco di squadra. E non perde l’occasione per ribadire che la bocciatura dei 19 progetti presentati per rispondere all’avviso di prima attuazione del Pug non è stata solo una scelta urbanistica, ma il frutto di un indirizzo politico: "Nuovi centri commerciali? No, grazie. La loro presenza diffusa riguarda anni che abbiamo alle spalle".

Il nuovo bando è online: per le richieste c’è tempo fino al 19 maggio 2025. Il Comune ha costituito il fondo utilizzando il 20 per cento dei proventi delle nuove licenze taxi e la somma totale potrebbe salire fino a 213 mila euro, utilizzando da metà gennaio in poi i residui del bando precedente. Quanto si potrà ottenere? "Fino a 10 mila euro per le riqualificazioni e a 20 mila per le nuove aperture – spiega l’assessore – senza superare il 50 per cento delle spese ammissibili, che a loro volta non possono essere inferiori a 5 mila euro per le riqualificazioni e a 8 mila per le nuove aperture. Certo non si coprono tutti i costi, ma è un aiuto significativo".

I contributi serviranno a migliorare immagine e accessibilità, ampliare la gamma di prodotti e servizi, acquistare impianti e strumenti informatici, aggiornare il personale. Qualche esempio di beneficiari? Esercenti, calzolai, orologiai, sarti, edicolanti, ma anche titolari di centri benessere. Particolare non trascurabile: è necessario che ci siano vetrine a piano terra, ben visibili dalla strada.

E intanto Zanca sottolinea una novità fresca di giunta: "Abbiamo dato il via anche a un altro strumento previsto della Regione, l’hub commerciale integrato, che ha l’obiettivo di definire le priorità di intervento e lo sviluppo di nuove attività per rivitalizzare il centro storico. La nostra proposta è stata finanziata, arriveremo rapidamente allo studio di fattibilità".

Andrea Baraldini (Lapam Confartigianato) si dichiara soddisfatto: "Bene avere allargato gli ambiti, spero che questo faciliti il rilancio dei negozi al dettaglio". Franco Buontempi (Confcommercio) sottolinea "l’attenzione al ruolo sociale di commercio e artigianato, mai riconosciuto in passato", mentre per Daniele Cavazza (Confesercenti) "è essenziale il sostegno a chi punta sull’innovazione". E Fabio Degiuli (Cna) giudica la novità positiva per due motivi: "L’allargamento al mondo dell’artigianato e l’impulso ad aggiornarsi". "Il fenomeno delle vetrine vuote va contrastato", conclude l’assessore.

"Quando chiudono un negozio o una bottega artigiana il problema non riguarda solo i singoli, ma la tenuta del tessuto sociale in città".