"Nel 2023 raccolta rifiuti ad alta tecnologia"

Le rassicurazioni di Hera in Consiglio: "Cassonetti chippati, tessere e porta a porta misto". Menani: "Speriamo, le proteste sono tante"

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La linea del traguardo è già fissata, e sono stati i referenti di Hera, in consiglio comunale, a confermare come da aprile 2023 il servizio di raccolta di rifiuti entrerà nel terzo millennio. Con cassonetti chippati, tessere, servizi dedicati, porta a porta misto ma integrale per carta e plastica, modernizzazione dei bidoni in cui andranno conferiti indifferenziato, vetro, potature e organico. Centro storico, zone artigianali e industriali e il ‘forese’ le aree soggette ai maggiori cambiamenti, mentre nelle zone cosiddette ‘residenziali’ le modalità del servizio resteranno simili a quelle di oggi: il piano prenderà gambe a primavera, e se da una parte dagli scanni consiliari è emerso l’auspicio che il servizio possa essere finalmente all’altezza, non sono mancati rilievi, anche parte del Sindaco, in ordine a servizi che oggi funzionano così così e chissà come funzioneranno domani. Del resto, sulla necessità di spostare in avanti, rispetto all’aprile 2023, l’adozione del nuovo piano il consiglio si era già espresso il mese scorso con un ordine del giorno, complice anche una situazione della quale l’Amministrazione non è per nulla soddisfatta. Il Sindaco Gian Francesco Menani ha infatti fortemente criticato l’assenza dall’aula di Atesir (l’agenzia regionale che ha appalta i servizi di raccolta rifiuti, nel caso di Sassuolo ad Hera) manifestando poi "perplessità nei confronti di un cambiamento che impatterà sui fruitori del servizio. E le sperimentazioni lasciano qualcuno contento, ma molti scontenti: speriamo – ha aggiunto – che la situazione migliori, e che il gestore metta maggiore attenzione soprattutto alle periferie".

Non una resa dei conti, quella tra la Giunta sassolese ed Hera, ma quasi: il Sindaco ha anche ricordato come siano frequenti le lamentele rispetto agli standard di servizio, mentre è stato Francesco Macchioni, capogruppo dell’omonima lista civica, a rincarare la dose. Bocciando senza se e senza ma "un piano che non funzionerà: ribadisco – ha detto – la richiesta di spostarne in avanti l’adozione. La differenziata funziona già per come è concepita oggi, a patto di gestire lo svuotamento dei cassonetti come si deve, rendere più frequenti i passaggi degli addetti ed efficienti i controlli nei confronti degli abbandoni selvaggi". Macchioni ha inoltre ricordato come "la differenziata cresce, siamo a ridosso del 70% qui a Sassuolo, ma le tasse non calano" e sul tema tariffe si è espresso anche Giuliano Zanni, capogruppo dei Sassolesi. "Da una parte diventa difficile dire di no al futuro, dall’altra non si può non registrare che, come Comune, paghiamo 8,6 milioni all’anno un servizio sulle cui inefficienze i rilievi da parte dei cittadini si sprecano".

s. f.