
La Corte d’Appello di Ancona, competente per la revisione del caso di Federico Scotta, indagato e condannato a undici anni di carcere per la vicenda pedofili della Bassa modenese, ha dichiarato inammissibili le revisioni relative a tre procedimenti differenti di Scotta e della moglie di origine thailandese Kaenphet, avanzate dall’avvocato Patrizia Micai. Dopo i tre rinvii, per questioni tecniche formali, e la pausa dovuta al lockdown, ieri la Corte d’Appello si è pronunciata. I giudici, riuniti in Camera di Consiglio, hanno emanato dopo due ore il dispositivo di inammissibilità a procedere. Le motivazioni, tra novanta giorni, chiariranno le ragioni del...