Strumento affascinante, con più di duemila anni di storia, la cornamusa incanta, evoca, commuove. Ed è "La notte delle cornamuse" quella che la rassegna "Note e arte nel Romanico" ci offrirà oggi alle 17 presso l’Oratorio di San Michele Arcangelo a San Michele di Fiumalbo, con il trio guidato da Fabio Rinaudo alla cornamusa, con Laura Torterolo, voce e chitarra, e Luca Rapazzini, violino. Si andrà alla scoperta della cornamusa attraverso racconti e musiche dall’Irlanda, dalla Francia e dal Nord Italia: "La cornamusa, nata in epoca romana, è stata annoverata tra gli strumenti più acclamati durante il Medioevo e nei secoli successivi è diventata il simbolo di un mondo pastorale celebrato nei diversi linguaggi dell’arte – spiega Rinaudo, fondatore anche dei Birkin Tree, che da quasi 40 anni studia la cornamusa sia nell’ambito delle musiche tradizionali che in quello della musica antica –. Da molti secoli se ne scrive, la si dipinge e la si ascolta. La storia della cornamusa si ammanta da sempre di valenze simboliche e spirituali che la descrivono sia circondata da arcane e oscure nebbie che avvolta da una luce luminosa e splendente".
Gli appuntamenti della rassegna "ArmoniosaMente" ci portano invece a Fanano, nella chiesa di San Giuseppe, dove stasera alle 21 ascolteremo il violinista Elia Torreggiani e l’organista Davide Zanasi. I due musicisti eseguiranno un ampio programma dedicato in gran parte alla musica barocca con brani di Mealli, Tarquinio Merula, Bernardo Pasquini, Arcangelo Corelli, Gaetano Valerj, Niccolò Moretti, Bach e Händel. Diplomato al Conservatorio di Pesaro, Elia Torreggiani ha completato la sua formazione a Reggio Emilia e collabora con diverse formazioni cameristiche e orchestre. Davide Zanasi, organista, clavicembalista e direttore di coro, è docente all’Istituto musicale Masini di Forlì e nei corsi di base del ‘Vecchi Tonelli’. Appassionato da sempre di arte organaria, si adopera per la tutela, la valorizzazione e il restauro degli strumenti del territorio.
s. m.