Omicidio Alice Neri, arrestato Mohamed. Il marito: "Voglio giustizia per mia moglie"

Il marito Nicholas ha avuto la notizia dai carabinieri: "Non avrò pace finché non saprò la verità. Ci servono altre risposte, la bimba ha fatto un disegno commovente"

Modena, 15 dicembre 2022 - "Ho perso mia moglie. A questo punto, la mia sola speranza è che si arrivi presto a una conclusione. Colpevole o no, quest’uomo dovrà rispondere davanti agli inquirenti e speriamo che ciò sia risolutivo. Da quasi un mese viviamo un incubo, e non è facile conciliarlo con una sorta di vita ‘normale’".

Aggiornamento Omicidio Alice Neri: un’ora nell’auto in balìa dell’assassino

Alice Neri assieme al marito
Alice Neri assieme al marito

Nicholas Negrini, il marito di Alice Neri, la mamma 32enne trovata morta carbonizzata a Fossa di Concordia all’interno della sua automobile, lo scorso 18 novembre, così commenta la notizia dell’arresto (poi convalidato) del tunisino Mohamed Bedoui Gaaloul, 29enne, indagato per omicidio volontario e distruzione di cadavere. 

"Sono stato chiamato in caserma a Modena dai carabinieri che mi hanno detto dell’arresto. Noi tutti speriamo che venga a galla la verità. Mia figlia, 4 anni, è consapevole che la mamma non c’è più, e ha bisogno che io sia più presente. Ha fatto un disegno in cui mi ritrae con le lacrime che scendono: si riferisce al momento in cui le ho detto che la mamma non era più con noi. Ho fatto fatica a trattenere le lacrime. Alice mi manca tutti i giorni – prosegue Nicholas –. Avevamo pianificato la nostra vita insieme, anche nelle difficoltà. Adesso che il nostro sogno si è infranto, faccio fatica a vedere una direzione. Il mio dolore deve ancora davvero esplodere: finché non avrò delle risposte, non saprò cosa è successo e chi è stato, non riuscirò davvero a vivere. Adesso semplicemente sopravvivo".

Il tunisino Mohamed Galoul, 29 anni, arrestato ieri
Il tunisino Mohamed Galoul, 29 anni, arrestato ieri

La notizia dell’arresto del tunisino, che sarebbe stato immortalato, nella notte tra giovedì e venrdì 18 novembre a Concordia nel piazzale dello Smart Cafè, mentre saliva sulla macchina della 32enne di Rami di Ravarino, è giunta presto anche alla mamma di Alice e al fratello Matteo Marzoli: "Con un mandato di arresto europeo come pensava di farla franca? Spostandosi verso la Francia per poi percorrere al contrario la via dei clandestini, lasciare l’Europa e arrivare in Tunisia? Adesso l’hanno catturato: staremo a vedere. Deve essere interrogato, e il mio auspicio – rimarca Matteo, il fratello di Alice – è che alla stessa maniera sia fermata e interrogata la moglie del tunisino, perché ha detto delle bugie, spudoratamente per coprirlo, mentendo su dove fosse e mostrando in questo modo complicità con lui". "Esiste il beneficio del dubbio ed è giusto che il 29enne possa dare la sua versione dei fatti, ma se fosse innocente resta da capire perché, anziché collaborare con la giustizia, sia scappato dall’Italia senza collaborare. Ci rimettiamo agli inquirenti che hanno dimostrato la loro abilità nel rintracciarlo e arrestarlo. Solo quando ci diranno chi è stato ad uccidere mia sorella, potrò puntare il dito".

Sia il marito che il fratello di Alice ribadiscono poi varie perplessità in merito a Marco, il collega di lavoro e amico della ragazza, che è stato con lei fino alle 3 della notte tra giovedì e venerdì: "Dicono che ai fini dell’individuazione di Mohamed Bedoui Gaaloul sia stata determinante la sua deposizione. Allora perché ha aspettato venti giorni prima di parlare? Perché ha lasciato sola nel parcheggio Alice quella notte? Perché non abbiamo mai ricevuto, anche in forma strettamente privata e tramite i suoi avvocati, una parola di cordoglio?".

Conclusa l’udienza di convalida, Gaaloul, difeso da un avvocato francese nominato d’ufficio, è stato trasferito in carcere. Giovedì prossimo, invece, il 29enne dovrebbe affrontare l’udienza, sempre in Francia, per l’estradizione. A quanto si apprende, non dovrebbe presentare opposizione a tale provvedimento. Gaaloul ha nominato un avvocato difensore in Italia che seguirà l’evolversi del caso.