Ospedale, centri estivi gratis ai dipendenti

La decisione della direzione: "L’offerta valida per i figli dai 3 ai 13 anni: le famiglie si sono sacrificate molto durante la pandemia"

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di Ylenia Rocco

Tra giugno e settembre l’ospedale di Sassuolo garantirà la copertura di due settimane completamente gratuite di centro estivo- i costi, infatti, sono interamente coperti dalle risorse dedicate al fondo per il Welfare aziendale - per tutti i figli dei dipendenti dai 3 ai 13 anni. Il disegno, in fase sperimentale, è stato presentato nella mattinata di ieri al centro Cà Marta Sport & Fun; è un progetto realizzato e finanziato dall’ospedale di Sassuolo, con il sostegno dell’omonima Fondazione, anche grazie all’accordo raggiunto con il centro polivalente. All’incontro erano presenti Mariangela Vitone, direttrice Risorse Umane dell’ospedale di Sassuolo, Micol Pifferi, presidentessa della fondazione "Ospedale di Sassuolo Onlus" e Alessandro Meglioli, responsabile del centro. Ma il primo ad introdurre il progetto è stato Stefano Reggiani, direttore generale dell’ospedale: "L’idea nasce dallo stato di insoddisfazione dei nostri professionisti sanitari, dovuto a questi ultimi due anni di pandemia. Tra le motivazioni che hanno provocato l’insoddisfazione delle persone in primo piano è stato riscontrato il problema dell’intenso carico lavorativo ma, soprattutto, la difficoltà nella conciliazione della vita personale e lavorativa". Un primo passo importante sul fronte della conciliazione dell’attività professionale e di quelle che sono le esigenze familiari. Difatti avere dei collaboratori che si sentono più tranquilli nella gestione della propria quotidianità, contribuisce ad accrescere la qualità dei servizi che l’azienda si prefigge di garantire tutti i giorni.

"Questi ultimi due anni -spiega Mariangela Vitone- hanno evidenziato con maggiore enfasi quanto sia importante sostenere la motivazione del personale, anche in ottica di benessere organizzativo. La prevalenza dei nostri dipendenti è di genere femminile (circa il 78%) e più d’una metà( il 56%) ha figli. Sottolineo anche che negli ultimi anni, nel periodo estivo, si è registrato un aumento dei congedi familiari, ciò si traduce in assenze dovute alla cura dei figli. In virtù di questi dati è sorta questa proposta".

Il progetto innovativo, che tende per di più a premiare il delicato, e importante, lavoro svolto dal personale ospedaliero nel periodo più buio della nostra storia, è in fase sperimentale ma non esclude l’ampliamento ad altri periodi dell’anno. "Non appena avremo chiara l’adesione al progetto, che al momento è già elevata, calibreremo meglio il servizio. I periodi più critici sono quello estivo e quello natalizio, è solo l’inizio". E poi conclude: "Chiediamo di lavorare tanto, per offrire un servizio ottimale al cittadino, ma non possiamo voltarci dall’altra parte davanti a problemi di questo tipo".