
Vincenzo Paldino
Modena, 20 novembre 2024 – "Un percorso da civico che non ha mai strizzato l’occhio alla politica di mestiere", si legge in una nota a firma di Vincenzo Paldino. Sono 1.837 le persone che, votandolo, hanno deciso di mandarlo in Regione.
Espressione di ‘Modena Civica’ nella lista ‘Civici, con de Pascale Presidente’, il risultato di Paldino può essere considerato una delle sorprese di queste elezioni, anche perché solo qualche mese fa il sindaco Massimo Mezzetti ha deciso di lasciare Modena Civica, di cui Paldino fa parte insieme con Katia Parisi che siede in consiglio comunale, fuori dalla giunta. Una decisione che ha fatto molto discutere e che di fatto ha creato una frattura tra la lista civica e l’attuale giunta.
Dopo settimane di campagna elettorale in tutta la provincia, gli elettori hanno regalato a Paldino un esito alle urne che gli ha permesso di superare, in termini di voti, tanti big locali sulla scena politica da anni.
"Come civico è un risultato straordinario – ha dichiarato Vincenzo Paldino –. Per la prima volta il rappresentante di un’associazione a tutela dei consumatori (Udicon) sarà presente in Consiglio regionale e questo mi darà la grande responsabilità di portare avanti battaglie di cui mi sono fatto portavoce negli anni. In Regione non sarò solo, ma verranno idealmente con me le oltre 1800 persone che mi hanno sostenuto e in generale tutti i cittadini modenesi, ma non solo, che chiedono più equità e inclusione su sanità, trasporti ed emergenza casa".
"Sono altrettanto orgoglioso di rappresentare i tanti elettori di ‘Modena Civica’, che mi hanno spinto a portare la mia idea di regione in Consiglio continua Vincenzo Paldino – anche in risposta al trattamento discutibile ricevuto dopo le ultime amministrative modenesi, che ci ha visti ignorati nella composizione del governo della città con una scelta politica sbagliata e lontana dal voto dei cittadini. Tutto questo ci ha rafforzati raggiungendo un risultato incredibile. Sono state settimane intense di incontri sul territorio, in cui ho ascoltato e raccolto proposte, ma anche recepito un profondo disagio per problemi e situazioni che riguardano la difficoltà di migliaia di persone nel curarsi in tempi accettabili, trovare una casa in affitto a prezzi umani e il senso di diseguaglianza tra chi può permettersi tutto e chi non arriva neppure più a metà mese col suo stipendio. Nella mia esperienza nell’associazionismo sono sempre stato abituato a pormi degli obiettivi e raggiungerli in maniera concreta, partendo dall’ascolto. Cercherò di usare lo stesso metodo anche in Consiglio regionale, trovando la strada migliore per dare risposte certe al territorio".