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Quando la danza diventa inclusiva. Al via i corsi anche per disabili

Lezioni promosse da Asd Ushace e Csi: "Prevista anche una vera e propria gara il 28 aprile"

Quando la danza diventa inclusiva. Al via i corsi anche per disabili

‘In Arte Danza’ è il nuovo concorso di danza promosso da Asd Ushac e Csi Carpi, con il patrocinio del Comune, che chiama a raccolta tutte le realtà di ballo del territorio e non solo. Una vera e propria gara, che avrà luogo nel pomeriggio di domenica 28 aprile nella palestra della scuola media Margherita Hack (per iscriversi c’è tempo fino al 15 aprile inviando una mail a inartedanza@csicarpi.it) e che offre due percorsi: una sezione gruppi, per ensemble composti da un minimo di tre elementi, e la sezione passo a due e solisti. Tra le caratteristiche innovative della kermesse, quella di voler mettere a confronto tutte le ballerine e i ballerini, per confrontarsi e vivere, contemporaneamente, un’esperienza formativa. La danza come manifestazione agli altri del proprio modo di essere, qualsiasi esso sia, come espressione dei propri sentimenti ed emozioni, senza giudizi o pregiudizi: considerazioni che valgono anche per i ragazzi speciali che hanno delle disabilità, che ancor più degli altri hanno desiderio e bisogno di manifestare il proprio essere e sentirsi parte di una comunità.

Per questo, durante ‘In Arte Danza’, ci saranno anche momenti loro dedicati. Altro punto di forza, il fatto che durante ‘In Arte Danza’ sarà dato spazio davvero a tutti gli stili. Saranno, infatti, due le categorie: Urban (comprendente Hip Hop, Popping, Lockin, Break Dance, House, Waacking, Dancehall, Videodance), con sezioni Under 9, Under 14 e Over; Danze Accademiche (Modern, Contemporaneo, Classico/Neoclassico, Danza di Carattere), con le sezioni Under 9, Under 12, Under 16 e Over. I primi tre classificati per ogni stile e categoria riceveranno un trofeo e, a discrezione dei giudici, borse di studio.

"La danza – commentano i promotori, Carlo Alberto Fontanesi di Ushac e Giuliana Gualdi di Csi Carpi - è una forma di comunicazione tra le più naturali ed efficaci. Il corpo che interpreta una coreografia trasmette messaggi ed esprime idee e sentimenti. L’espressività si perfeziona con lo studio e l’allenamento, ma questo richiede impegno, fatica e sacrificio. La forza necessaria per affrontare tutto questo deve essere già presente in se stessi, ma è dal confronto con gli altri che proviene lo stimolo a migliorare ulteriormente. Per questo abbiamo voluto fortemente dare vita a una sana competizione sportiva, che possa coinvolgere tutte le realtà della città e non solo, e spingere i partecipanti a dare il meglio di sé, ma anche e soprattutto a celebrare lo sport e l’arte come un grande spazio inclusivo: in pedana c’è posto per tutti".

Maria Silvia Cabri