GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Rifiuti, tariffe a confronto. A Ravenna linea soft: più conferimenti all’anno

Sperimentazione anche nella città romagnola. Numeri ufficializzati dal Comune. Stessa lettera, diversa tabella. Già stabilite le agevolazioni per i pannoloni

Raccolta rifiuti

Raccolta rifiuti

Modena, 17 gennaio 2025 – La tariffa puntuale è bella perché è varia. Se a Modena per esempio c’è chi è in ambasce per i numeri "virtuali" contenuti nella tabella figlia di nessuno distribuita alle famiglie, a Ravenna, che pure ha appena introdotto la novità, si tira un sospiro di sollievo visto che i limiti di conferimento dei rifiuti sono molto alti: praticamente il doppio di Modena. Per semplificare: se a Modena una famiglia di tre persone dovrà regolarsi grossomodo su un conferimento di indifferenziata ogni 15 giorni, a Ravenna, dove il gestore è sempre Hera, saranno più o meno uno ogni dieci.

In generale comunque ogni Comune ha un tetto massimo differente dall’altro. A Carpi per esempio i limiti sono più bassi che a Modena, ma la quantità di litri conferibili per volta è superiore, a Cesena le regole sono ancora più stringenti. Tutto per questo per evidenziare che, a differenza dell’importo della tariffa stabilito da Atersir, non c’è un modello standard imposto a tutti: ogni Comune decide per conto proprio in base alle caratteristiche della popolazione. E anche sugli importi da pagare per chi supera il limite ciascuno si regola per sé. Così come sarà chiamato a fissare eventuali agevolazioni e le penalità per i conferimenti di indifferenziata in più.

A Modena nella tabella diffusa in questi giorni sostenuta dall’assessore Vittorio Molinari e un po’ meno dal sindaco Massimo Mezzetti si pensa a numeri ricalcati su quelli utilizzati da Aimag per la Bassa. Anzi, rivendicano dal municipio, anche più alti: una famiglia con un solo componente dovrà attenersi a 16 conferimenti massimi l’anno di indifferenziato nei cassonetti, due componenti 20 conferimenti, un nucleo da tre deve stare nei 24, da quattro sono 28 e da cinque e oltre diventano 32. L’ultima parola spetterà al Consiglio comunale.

Prospetto differente a Ravenna come si diceva, dove nei giorni scorsi il Comune ha annunciato l’introduzione della Tariffa puntuale: come a Modena sarà sperimentale per tutto il 2025 ed effettiva dal 2026. Colpisce il numero davvero cospicuo di conferimenti autorizzati dal Comune e ufficialmente comunicati. Per i cassonetti apribili con carta smeraldo si va dalle 32 volte l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che possono quindi gettare l’indifferenziato in media tre volte al mese, a Modena uno) a 58 conferimenti riservati alle famiglie composte da 6 persone in su (significa aprire il cassonetto ogni 6 giorni circa). Una famiglia di 3 persone avrà 46 conferimenti annui (a Modena 24), 4 persone avranno 52 conferimenti annui (a Modena 28), uno alla settimana. In più Ravenna ha già organizzato gli incontri con i cittadini e ha reso pubblico che ci sarà un occhio di riguardo per le famiglie che hanno un maggiore bisogno di ‘smaltire’ pannoloni, pannolini, lettiere. In questi casi sono previsti 54 conferimenti aggiuntivi nei bidoncini porta a porta. Un tema su cui a Modena si sono scatenate le polemiche e su cui il Comune quasi sicuramente interverrà, sollecitato anche dallo stesso Pd.

Una tariffa puntuale di manica larga dunque a Ravenna sebbene secondo qualcuno non è detto che sopravviva anche al 2026. Però risponde di sicuro maggiormente al criterio di ’gradualità’ invocato da più parti in questi giorni per abituare i cittadini al nuovo corso.

Resta sempre sullo sfondo l’incognita Atersir, chiamata a valutare i costi per ciò che concerne la Tariffa ma anche sulla trasformazione del sistema di raccolta: sul passaggio a bidoncini e cassonetti a quanto pare il sindaco vorrà avere più voce in capitolo rispetto a quanto sta accadendo sulla Tariffa, affiancando in maniera più strutturata all’assessore il proprio staff.