REDAZIONE MODENA

Ritrovati i tronchi del patibolo dell’eccidio nazista

Sono i testimoni muti, dimenticati per decenni, di una tragica pagina di storia. Alcuni tronchi ritrovati nei magazzini comunali di...

I tronchi dei due alberi di. olmo ritrovati in un magazzino a Vignola

I tronchi dei due alberi di. olmo ritrovati in un magazzino a Vignola

Sono i testimoni muti, dimenticati per decenni, di una tragica pagina di storia. Alcuni tronchi ritrovati nei magazzini comunali di Vignola, nel Modenese, appartengono agli alberi, due olmi, che sostenevano la pertica a cui i nazisti impiccarono i martiri partigiani a Pratomaggiore, il 12 febbraio del 1945. A questa conclusione è arrivata la ricerca storico-filologica portata avanti dall’esperto Alberto Stefani, su richiesta dell’Anpi di Vignola e in accordo con l’amministrazione e con l’associazione culturale Mezaluna.

Lo scorso febbraio era stato annunciato che erano stati rinvenuti due tronchi di olmo che avrebbero potuto essere i resti del patibolo su cui i nazisti, per ritorsione, dopo l’uccisione di un militare tedesco, impiccarono otto prigionieri, prelevati dalle carceri di Sant’Eufemia e dell’Accademia Militare di Modena. I corpi dei partigiani furono lasciati appesi per due giorni, a scopo di intimidazione.

L’Anpi si interessò alla vicenda e si decise di sostenere un primo intervento di manutenzione, ma anche di affidare a uno studioso la ricerca sui due tronchi, propedeutica al restauro vero e proprio, in accordo con la Sovrintendenza. "Sulla base della ricca documentazione già in possesso dell’associazione Mezaluna e dell’Istituto storico e grazie alla raccolta di nuove testimonianze – spiega Alberto Stefani, che ha condotto la ricerca –, è stato possibile ricostruire in maniera più precisa le vicissitudini dei due olmi".

Gli alberi, con il tempo, erano stati attaccati dai parassiti e, una volta rimossi, dei loro resti si era persa ogni traccia per 24 anni.