Alla vigilia dell’inaugurazione della tangenziale di San Cesario, attesa per sabato alle 11, si accendono le polemiche sul piano politico. A sollevare critiche sono i consiglieri di opposizione Mirco Zanoli e Lodovica Boni del gruppo Centrodestra per la Rinascita, che commentano: "E’ un’opera costata a peso d’oro, che ha significato per gli espropriati la spartizione sui rispettivi conti correnti di un capitale di ben 10,6 milioni di euro sui 25,6 totali stanziati da Società Autostrade; loro sì che hanno avuto ben donde di festeggiare. A nostro avviso, per il resto della popolazione c’è meno da stare allegri: appena nata, l’opera è già vecchia e obsoleta, isolata e fine a se stessa. Essa resta scollegata da ogni altro asse viario strategico delle vicinanze e per di più prelude alla nefasta apertura della nuova cava Ghiarella al suo fianco. Nulla è per caso: verrà usata in modo esclusivo proprio dai mezzi pesanti dei cavatori per trasportarne fuori la ghiaia; va da sé che le due opere sommate (tangenziale e cava, ndr) andranno poi a gravare ulteriormente sulla pessima condizione dell’aria all’interno del polo sportivo...
Circonvallazione tra l’altro costruita interamente dalla Provincia, per cui non si capisce perché il sindaco Zuffi si prenda dei meriti, ammesso ma non concesso che di meriti si tratti". Dall’altra parte replica il sindaco Francesco Zuffi: "Zanoli e Boni sono preoccupati solo delle ricadute in termini di consenso di questa opera, parlano di meriti o presunti tali, come se la portata di questa opera per il paese fosse riconducibile solo alla mera contesa politica. Ma la realtà dei fatti è ben diversa. In base alla rilevazione di ottobre 2023, sulla strada del centro passano ogni giorno 12.000 veicoli di cui 3.000 mezzi pesanti.
L’obiettivo della circonvallazione è sollevare il paese da gran parte di questo traffico, con evidenti benefici in termini di rumore e smog, per non parlare della sicurezza negli spostamenti interni, soprattutto per bambini e anziani, verso le scuole, il centro medico, la chiesa, Villa Boschetti, i negozi e tutti gli altri luoghi della vita pubblica. Altro che obsoleta, dunque, ma un’opera indispensabile per ridare al paese un centro storico pensato per le persone e non più per le macchine.
Si tratta, quindi, di una grande opportunità; nei prossimi anni cercheremo di trasformare il centro storico a misura di cittadino.
Da sabato inizia quindi il lavoro per questo obiettivo, con buona pace dei pochi, come Zanoli e Boni, che sono evidentemente affezionati al grande traffico". Marco Pederzoli