
Tensione alle stelle ai cancelli: "Via al presidio permanente, non ci facciamo trattare così"
Davanti alla Mozarc Medical la tensione è alle stelle. "L’azienda purtroppo – ci dice Alberto Suffritti di Cisl – ha deciso di chiudere totalmente la produzione di questo stabilimento che ha 512 dipendenti. Ma quelli coinvolti non sono solo i 300 annunciati, perché sono coinvolti anche 50 interinali somministrati più tutto l’indotto". Bellco, infatti, è storia nel distretto biomedicale e la preoccupazione per quanto accade a San Giacomo Roncole, località di Mirandola, in via Camurana 1, contagia tutto il settore e le istituzioni. Non appena ricevuta la comunicazione le rappresentanze sindacali hanno abbandonato il tavolo ed è stata convocata un’assemblea con presidio permanente, che è stato raggiunto nel pomeriggio sia da Letizia Budri che da Carlo Bassoli, i due candidati al ballottaggio per la carica di sindaco di Mirandola, come anche da altri esponenti politici, tra cui la consigliera regionale Palma Costi che si è rivolta ai lavoratori assicurando di essersi già mossa nei confronti dell’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla. E oggi alle 14,30 sarà davanti ai cancelli della azienda anche il presidente Stefano Bonaccini. "Quanto annunciato è inaccettabile per un territorio come il nostro – ha rimarcato Palma Costi parlando ai lavoratori –. Il biomedicale è qui e qui rimane il biomedicale, qui c’è un’azienda e qui deve rimanere. Non ci siamo rialzati dal terremoto perché qualcuno venga oggi a dirci che non ha più bisogno di noi. Questo non può succedere. Siamo in una terra dove siamo abituati ad investire, non ci sono delle porte girevoli dove uno entra e poi esce indipendentemente da quello che il territorio ha dato perché le aziende non sono qualcosa di privato ma di sociale, lo dice anche la Costituzione. In Emilia-Romagna si viene per ricercare, innovare, produrre e non per chiudere stabilimenti". Le attestazioni di solidarietà si vanno succedendo in queste ore e giungono da tutte le parti politiche, ma soprattutto dal mondo del lavoro. Ieri a portare la propria vicinanza al dramma che stanno vivendo lavoratori e lavoratrici della ex Bellco – per tanti è ancora identificata così –, mentre stavano innalzando il presidio che proseguirà giorno e notte, si è unita anche una delegazione della vicina Baxter. "L’azienda ha detto che attiverà una procedura che viene chiamata norma anti delocalizzazione. Noi non lo accettiamo e vogliamo fare rimanere qua la produzione e non mettere in crisi il futuro dell’impresa e del distretto. Non deve passare questo messaggio". La crisi Mozarc Medical era nell’aria da tempo ma "Nessuno immaginava – conferma una lavoratrice qui da 16 anni di Massa Finalese – arrivasse ora. Ci trattano come merce dalla multinazionale".
Alberto Greco