Modena, 22 chili di cocaina su un tir, arrestato il conducente

L’operazione congiunta ha visto in azione la Guardia di Finanza e la polizia stradale di Modena Nord

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Modena, 13 gennaio 2021 - I finanzieri del comando provinciale di Modena e gli agenti della polizia stradale di Modena Nord, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati in questo particolare periodo a verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dall’emergenza Covid-19 anche nelle aree di servizio autostradali, hanno tratto in arresto un cittadino georgiano residente in Grecia il quale alla guida di un imponente tir di oltre 15 metri con targa Bulgara che trasportava quasi 22 chili di cocaina abilmente nascosti tra le pedane di altre merci (personale computer, monitor, materiale elettronico, cosmetici e accessori per cani), tutte trasportate e scortate da documenti di trasporto in lingua inglese. In particolare, nel tardo pomeriggio dell’11 gennaio scorso gli uomini di Modena Nord all’interno dell’area di servizio autostradale ubicata in prossimità del casello Modena Nord notavano un giovane dall’apparente età di circa 30 anni che si aggirava nel piazzale adibito a parcheggio con ripetuti andirivieni verso il locale bar. Gli agenti, insospettitisi, decidevano quindi di identificare la persona che, nel frattempo, si indirizzava verso un autoarticolato sul quale montava dal lato guida per dirigersi verso gli erogatori di carburante. All’atto del controllo, l’atteggiamento preoccupato e man mano nervoso dell’uomo, un cittadino straniero con scarsa conoscenza della lingua italiana, innalzava il livello di attenzione dei poliziotti, insospettiti da dubbi sulla legittima esposizione del timbro di revisione del veicolo, al punto di invitare l’utente a seguirli negli uffici della vicina sezione per approfondire la verifica mediante l’apposita banca dati ministeriale. Il crescente atteggiamento preoccupato del conducente e considerata la poca chiarezza e descrizione dei beni trasportati inducevano gli agenti a chiedere l’intervento della Guardia di Finanza che, da lì a poco, interveniva con due equipaggi: uno per il controllo della documentazione di trasporto, l’altro per l’ispezione del mezzo industriale con l’ausilio delle unità cinofile. Da subito i cani antidroga Thor ed Helliot segnalavano la possibile presenza di sostanze stupefacenti e, a seguito del minuzioso controllo, dopo essersi fatti largo tra il carico, i militari delle Fiamme Gialle individuavano un contenitore magistralmente mimetizzato tra i numerosi colli presenti nell’autoarticolato ed occultato al campo visivo con all’interno 20 panetti avvolti con nastro adesivo dal peso di oltre 1 chilo ciascuno, tutti contenenti cocaina, poi risultata particolarmente pura già dai primi test, la quale collocata sui mercati dello spaccio avrebbe fruttato oltre 3 milioni di euro. In concomitanza dei fatti, veniva contattato il magistrato di turno, Luca Guerzoni, che concordava con le forze di polizia operanti sia per l’arresto d’iniziativa del suddetto conducente mediante traduzione in carcere, sia per il sequestro dell’ingente quantitativo di droga, nonché dell’autoarticolato e della merce trasportata