
Un carabinieri dei Nas al lavoro
Ci sono altre novità sulla vicenda – topi alle scuole dell’infanzia "Walt Disney". Ieri pomeriggio, infatti, il sindaco inviato una comunicazione a tutte le famiglie interessate, per dare notizia degli ulteriori step compiuti. "Questa mattina, 17 dicembre – recita tra l’altro la comunicazione del primo cittadino, Giovanni Gargano - si è svolto un nuovo sopralluogo di Nas e Azienda Sanitaria-Medicina del lavoro nel quale, dopo una attenta condivisione di tutte le azioni fino ad ora realizzate, sono state fornite ulteriori azioni da mettere in campo alla Dirigenza scolastica e all’Amministrazione (cartellonistica da affiggere, chiusura di alcune buche e tombini dell’area scolastica, massima attenzione alla conservazione di cibo). Al termine del sopralluogo è stata nuovamente rilevata l’idoneità dei locali. Rimane pienamente confermato il piano di azione che vi ho illustrato e che prevede nei giorni di chiusura della scuola un’intensificazione, sia interna che esterna, dell’attività di disinfestazione realizzata da una ditta specializzata coadiuvata da nostro personale comunale. Per fare un ulteriore aggiornamento sull’efficacia delle azioni, vi anticipo che sarà convocata un’assemblea, per illustrarvi le attività svolte e restituirvi i risultati delle stesse. In quell’occasione definiremo la data per una visita al cantiere della scuola in riqualificazione". E’ intervenuto anche l’assessore Leonardo Pastore: "È possibile che si debba aumentare il volume di comunicazione con le famiglie – ha poi riconosciuto Pastore – ma quello che è certo è che già ora, dopo il terzo sopralluogo dei Nas di oggi la scuola risulta idonea". Sul fronte dei genitori, non si ferma però dall’altra parte anche l’azione del loro rappresentante, Giorgio Pagano, che ieri ha inviato un esposto sul problema a Ministro della Salute, Nas, Ausl, Provveditorato, dirigenza scolastica, Ministro dell’Istruzione, Regione, amministrazione comunale e Prefetto. Inoltre, lo stesso ha annunciato che il medesimo esposto sarà inviato anche alla Procura.
Marco Pederzoli