
Castelfranco, il dramma della famiglia del 19enne investito e ucciso in bicicletta lungo la via Emilia. Era impiegato nelle campagne e viveva con i cugini a Manzolino. L’avvocato: "Seguiamo le indagini".
Era arrivato in Italia circa un anno fa, dopo che un’azienda di Castelfranco gli aveva proposto un lavoro. Anche martedì mattina era salito in sella alla sua bicicletta, poco prima delle 7 del mattino per raggiungere la campagna di Castelfranco. Faceva qualche lavoretto legato all’agricoltura, infatti. Era arrivato nel nostro paese con la speranza di costruirsi un futuro Haymouda Oussana, il 19enne marocchino travolto e ucciso sulla via Emilia martedì mattina. Il giovane è stato tamponato da un’auto condotta da un 62enne reggiano che viaggiava nella stessa direzione di marcia, verso Modena. Sbalzato nella corsia opposta, è stato travolto da un’auto pirata. Gli agenti della Polizia locale di Castelfranco sarebbero vicini a chiudere il cerchio attorno al fuggitivo. Oussana viveva insieme ai cugini, a Manzolino di Castelfranco Emilia. Per raggiungere i parenti aveva deciso di trasferirsi nella nostra provincia e quel lavoro nell’azienda agricola gli aveva permesso di raggiungere l’Italia. Il 19enne proprio in questi mesi stava cercando di regolarizzare la propria posizione. Sono ora attesi i parenti dal Marocco. "Mi ha contattato il cugino per assisterlo. Attendo fiducioso l’esito delle indagini, affinchè venga rintracciato il responsabile e ricostruita l’esatta dinamica dell’incidente mortale – afferma l’avvocato Davide Ascari che rappresenta i parenti della vittima –. Anche Oussana, insieme ai cugini era venuto da me qualche tempo fa per ottenere informazioni sul permesso di soggiorno e su eventuali documenti da sistemare. Siamo in attesa di sapere se l’automobilista che si è allontanato è stato rintracciato". Il giovane, che stava percorrendo la strada in sella alla sua bicicletta, è deceduto sul colpo. Pare che il primo automobilista, ovvero il 62enne, seppur sotto choc abbia notato la seconda vettura travolgere il giovane e un testimone avrebbe annotato parte della targa. Grazie a questi elementi e ai filmati di videosorveglianza gli agenti avrebbero già identificato il conducente. La Polizia locale sta effettuando accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica.
Valentina Reggiani