
"Vignola, la gestione urbanistica così non va"
I gruppi di minoranza in consiglio comunale (Vignola per Tutti, Lega e Fratelli d’Italia) attaccano l’amministrazione comunale sui ritardi che sta subendo il Pug, il piano urbanistico generale (ex Prg), ovvero lo strumento di programmazione della Vignola del futuro. Inoltre, parlano di una "discutibile gestione urbanistica" da parte della Giunta, criticando i progetti su stazione dei treni, ex mercato ortofrutticolo, nuova Coop e altro ancora.
"Se fosse stato recepito il regime di salvaguardia disposto dall’art. 27 della LR 242017 – recita una nota diffusa ieri dal consigliere Angelo Pasini a nome di tutti i gruppi di opposizione – ciò avrebbe almeno complicato la gestione urbanistica degli ultimi 2 anni, caratterizzata da varianti al piano regolatore che reputiamo ad personam, come ad esempio la variante al Prg, poi cancellata in extremis, adottata per eliminare l’obbligo di autorimessa chiusa negli interventi di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria. Tempo e soldi sprecati. Ma non solo: crediamo sia un esercizio inutile l’unificazione sulla carta dei comparti della stazione dei treni e dell’ex mercato ortofrutticolo. Le nuove norme sulla rigenerazione urbana introdotte dal comma 4 dell’art. 7, Legge RER 242017, contemplano infatti le trasformazioni edilizie ed urbanistiche dei tessuti urbani esistenti, realizzabili a prescindere da quanto scritto nel vecchio Prg, ovvero ad intervento diretto, con permesso di costruire convenzionato o con piani attuativi di iniziativa pubblica. E’ poi funzionale alla speculazione edilizia la variante con modifica delle norme per l’aumento dell’altezza del condominio che si potrà realizzare al posto dell’ex asilo 44 gatti. E’ inconcepibile la cancellazione del vincolo alla tutela delle alberature esistenti per costruire poi la nuova palestra (che già era stata appaltata in un lotto di terra libero in Via per Sassuolo) nell’area verde a "il Poggio".
"Procede poi l’iter per autorizzare un nuovo ipermercato (la nuova Coop, ndr) in zona agricola-permeabile – continua Pasini – (nel 2017 avevamo detto no), e incombe pure la riesumazione di un Piano Particolareggiato in Zona Agricola (invenzione urbanistica tutta vignolese). La Giunta infatti, che ad aprile 2022 è rimasta immobile alla richiesta di restituzione degli oneri pagati da una immobiliare, si è poi vista notificare un provvedimento di ingiunzione emesso dal TAR Bologna ed ha accantonato 224.000 euro nel bilancio 2022. L’immobiliare chiede la restituzione di 890.000 euro. Per non restituire gli oneri – si chiedono i consiglieri di minoranza - ripristineranno il progetto di edificazione, contro ogni logica, per costruire un quartiere in zona agricola?".
Marco Pederzoli