
I segnali sono preoccupanti vista la costante conferma del tentativo della malavita di infiltrarsi nel tessuto economico e sociale della nostra provincia. Ma c’è un fattore che apre scenari ancor meno confortanti: rispetto all’esordio del 2013, con tante aziende che sin da subito si sono mostrate ‘attratte’ dal dimostrarsi impregnate di legalità oggi sono sempre meno quelle che chiedono l’iscrizione alla white list. Una sorta di ‘patentino’ che ne dimostra e documenta la totale estraneità ad eventuali collegamenti con realtà o personaggi ‘in odor di mafia’. Se in ottobre 2014, in provincia di Modena c’erano 2.110 imprese iscritte alla white...