Caro bollette, la Fruit Modena Group: "Agosto ci costa 3 milioni"

Il presidente Adriano Aldrovandi, si aspetta una spesa milionaria. "Di solito servivano 500mila euro per l’alimentazione dei frigoriferi. Sarà difficile pagare i produttori"

Il presidente di Fruit Modena Group, Adriano Aldrovandi

Il presidente di Fruit Modena Group, Adriano Aldrovandi

Modena, 4 settembre 2022 - E’ un grido di dolore, non un allarme, quello lanciato dalle imprese cooperative ortofrutticole. La denuncia viene dal presidente di Fruit Modena Group, Adriano Aldrovandi, cooperativa aderente Confcooperative Modena, che per i consumi energetici di agosto stima l’arrivo di una salatissima bolletta da 3 milioni di euro. Tradotto significa un aumento – si potrebbe dire - andato "al di là di ogni ragionevole previsione" che mette a repentaglio la possibilità di liquidare convenientemente i 400 soci conferitori, per il 70% modenesi. E’ un po’ tutto il comparto agroalimentare ad avere risentito dei rincari energetici e ad essere stato scombinato nei propri bilanci, ma il segmento che si occupa della conservazione e commercializzazione della frutta ha subito una vera propria stangata. Raccolta in questi giorni, la frutta ha bisogno di essere tenuta a basse temperature. E’ il caso delle pere, una delle produzioni vanto dell’agricoltura nostrana, come le pere Abate, cui l’Emilia-Romagna contribuisce per il 70% della produzione nazionale, che vuole anche dire la prevalenza di quella europea, in quanto la produzione italiana rappresenta il 70% della intera produzione europea.

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Aldrovandi sarà salatissima la vostra bolletta?

"La bolletta energetica per l’alimentazione dei frigoriferi nei tre stabilimenti di Sorbara, Campogalliano e Rolo (Reggio Emilia) di agosto non è ancor arrivata, ma è un dato ormai certo che il nostro consumo storico di un’annata di produzione da 4-5mila quintali che si aggira sui 500mila euro per il mese di agosto passerà a 3 milioni di euro. Significa 6 volte tanto, poiché siamo un’azienda fortemente energivora. Se non cambia qualcosa per Fruit Modena Group il costo energetico annuo di 1 -1,5 milioni di euro potrebbe variare tra i 6 e i 9 milioni di euro. E’ insostenibile. Vuole dire avere un costo energetico che o si riesce a scaricarlo sul prezzo del prodotto finito, cosa oggi impossibile, o altrimenti ridurre in modo pesantissimo quello che è il valore della materia prima degli agricoltori".

I costi energetici quanto incidono sul vostro bilancio?

"Per Fruit Modena Group la prima voce di costo è la manodopera. I costi totali da bilancio variano mediamente dai 9 agli 11 milioni di euro. Il peso della corrente elettrica costituisce normalmente una voce pari a 1-1,5 milioni di euro, più o meno un dieci per cento. Pertanto, possiamo dire che la previsione di incidenza di spesa energetica ai valori attuali è mostruosa sul totale costi dell’azienda, poiché il costo totale di gestione di un’azienda come la nostra potrebbe passare da 10 a 15 milioni di euro, venendo ad incidere per oltre il 30% del totale".

Cosa comporta questo per i vostri soci?

"Nelle cooperative non esiste l’utile. Fatto il conto ricavi meno costi, quello che rimane diventa il valore della materia prima dei soci. Ciò comporta che ridurremmo la liquidazione ai soci del 30%. In una annata normale liquidiamo ai soci 20 milioni di euro. L’ipotesi è che ci troveremmo ad avere una riduzione di liquidato ai soci, che da 20 milioni passa a 15, ma potrebbe anche essere 13 se non smette questo picco di valore al Kwh dell’energia elettrica. L’effetto per i soci sarebbe una riduzione di ricavi da conferimento del 30-40%".

Rispetto ai vostri calcoli, cosa vi attendete per poter remunerare convenientemente i produttori?

"A questo punto noi utilizzeremo credito e li paghiamo sperando di ricevere qualche misura straordinaria che ci consenta di fare o del credito di imposta o di avere dei rimborsi su questi maggiori costi. Questa è a tutti gli effetti una calamità".