Caro benzina, pieno salatissimo per gli autobus: aumento del 75%

Per il momento Seta può fare affidamento sulle scorte. Ma se i prezzi non caleranno si stima che nel 2022 serviranno 9 milioni di euro in più

Autobus

Autobus

Modena, 18 marzo 2022 - In deposito per gli autobus e le corriere c’è ancora carburante, quello acquistato diversi mesi fa a prezzi concordati. Ma appena termineranno le scorte anche Seta si troverà a trattare con i fornitori che – vista la speculazione in corso e le difficoltà a reperire materie prime – avranno ben poco spazio per concedere margini. "È un problema molto serio, che riguarda l’intero settore del trasporto pubblico in Emilia-Romagna – precisa il presidente Antonio Nicolini  –. Se i prezzi dei carburanti manterranno a lungo questa tendenza, nel 2022 stimiamo maggiori costi per oltre 9 milioni di euro rispetto al 2021, con un aumento percentuale del 75%" che vanno ad aggiungersi ai 12 milioni che in media ogni anno servono all’azienda per rifornire i mezzi. Per il momento, assicurano da Seta, l’erogazione del servizio a Modena, Reggio Emilia e Piacenza non è a rischio.

 Antonio Nicolini presidente SETA
Antonio Nicolini presidente SETA

"Pur in questa condizione di forte difficoltà – spiega Nicolini – siamo impegnati a garantire la piena regolarità delle corse previste. Tuttavia, è evidente che il protrarsi di tale situazione potrebbe provocare ricadute importanti a danno degli utenti. In particolare, potrebbero essere a rischio i servizi aggiuntivi fino ad oggi garantiti dagli operatori privati, che ci hanno già segnalato di essere in forte difficoltà ed alcuni di quali rischiano di trovarsi in condizioni economicamente insostenibili. Non sono invece previsti, per ora, aumenti delle tariffe di biglietti e abbonamenti, che vengono stabiliti dagli enti pubblici territorialmente competenti".

Degli 800 autobus in circolazione nelle tre province, il 79% è alimentato a gasolio, il 12% a metano e il 3% da mezzi elettrici (25 filobus a Modena e 2 bus full electric a Piacenza). "A Reggio Emilia – sottolinea l’amministratore delegato Francesco Patrizi – è presente una consistente flotta urbana di 40 mezzi alimentata a Gpl, carburante per il quale si stanno verificando importanti difficoltà di approvvigionamento a causa dell’indisponibilità da parte dei fornitori, che stanno letteralmente disertando le nostre gare". Il gasolio è quindi il carburante prevalente, in particolare nel servizio extraurbano, con circa 7 milioni di litri/anno complessivi. A seguire vi è il Gpl con oltre 2 milioni di litri/anno, quindi il metano con circa 1,8 milioni di kg/anno e l’energia elettrica per circa 1,2 milioni di Kw/anno.

Oltre a lanciare l’allarme come hanno fatto nei giorni scorsi le associazioni degli autotrasportatori, Seta e le altre aziende di trasporto pubblico si sono rivolte alla Regione: "Le attuali dinamiche che stanno alterando le normali logiche di mercato – prosegue Nicolini – sono dovute solo in parte alle tensioni geopolitiche internazionali, mentre importanti responsabilità vanno ascritte anche ad ingiustificate manovre speculative. Il nostro auspicio è che vengano attivati, rapidamente ed in misura significativa, provvedimenti di contenimento. Sappiamo che il quadro generale e le criticità sono ben presenti a livello regionale e che le problematiche del settore sono all’attenzione dei tavoli nazionali anche per attese decisioni da parte del Governo".