Collezioni in vendita a Modena: "I tesori di una vita ceduti in cambio di soldi"

Andrea Cavazza, del negozio di numismatica in via San Pietro, racconta: "La crisi ha portato i modenesi a disfarsi di vere rarità per ottenere contanti"

Molti collezionisti si trovano costretti a vendere i loro patrimoni

Molti collezionisti si trovano costretti a vendere i loro patrimoni

Modena, 26 aprile 2023 – Monete d’oro dell’epoca di Vittorio Emanuele terzo o svariati milioni in vecchie banconote anni settanta, trovati giusto qualche settimana fa in una cantina e del valore migliaia e migliaia d’euro. Ma anche medaglie settecentesche e antichi francobolli. I modenesi sono inguaribili collezionisti ma, a seguito di una situazione di crisi che ha toccato nel profondo molte famiglie e, in particolar modo gli anziani, sono tantissime le persone che mettono mano ai bauli, quelli nascosti in soffitta, per trovare qualche tesoro dimenticato. A spiegarlo è Andrea Cavazza di Numismatica Collezionare, in via San Pietro.

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Qual è il trend?

"Diciamo che il collezionismo è una ‘passione di nicchia’ che non passa mai. Si vendono soprattutto monete estere in argento e sempre meno le cartoline. I modenesi cercano in particolare monete modenesi oppure cartoline di Modena rare, che si fa però fatica a trovare. Visto il momento di crisi economica, però, stanno vendendo anche le collezioni più vecchie, quelle a cui tengono di più perchè qualcosa si riesce sempre a guadagnare. Ciò che mi emoziona ogni giorno è vedere però che ancora tanti ragazzini bussano alla mia porta: il collezionismo non passa mai di moda nonostante il commercio online".

Quando ha aperto l’attività?

"Ho aperto il negozio a gennaio 2018, ma è una attività storica, che il mio predecessore aveva dal 1973 e che tanti modenesi conoscono. Colleziono monete da quando avevo 11 anni, una passione tramandata da mio zio. Dal 2001 ho iniziato a vendere online e non avevo iin progetto di aprire un negozio fisico ma mi si è presentata l’occasione. Mi dispiaceva che una attività storica di Modena potesse scomparire, così ho iniziato l’attività, a cui dedico molte ore. Sono impegnato nelle fiere numismatiche più importanti, anche all’estero, dove vengono esposti i miei prodotti modenesi".

I modenesi sono quindi buoni collezionisti?

"Sì, anche se il periodo di crisi appunto non aiuta. Durante la pandemia diciamo che il trend è tornato ad essere positivo, i modenesi hanno riscoperto il mondo del collezionismo avendo la possibilità di restare più a lungo in casa e collegati alla rete. Contestualmente hanno potuto ‘metter mano’ ai tanti oggetti negli anni messi da parte. Diciamo che a livello di collezioni si continua a cercare tutto ciò che riguarda le monete straniere oppure quelle italiane, seppur meno richieste. Antichi Stati, monete pre-unitarie e zecche italiane. Ultimamente molti cercano monete in oro come forma sicura di investimento".

Qualche storia da raccontare?

"Una volta è entrata una signora con una scatolina: credeva di non avere nulla di importante ma in realtà aveva monete per centinaia di migliaia d’euro. Purtroppo questa crisi ha portato i modenesi a disfarsi dei propri tesori in cambio di contanti".