ROBERTO GRIMALDI
Economia

Anche il governo avverte i cinesi: "Non chiamate quell’auto Modena"

Urso telefona al sindaco Muzzarelli e gli promette pieno sostegno contro il colosso Xiaomi. Il tentativo di evocare nel nome i grandi marchi della motor valley. "Ma è una denominazione fallace"

Nelle intenzioni della cinese Xiaomi, la berlina elettrica Modena è la prima di quattro automobili concepite con l’obiettivo di sfidare Tesla

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Modena, 5 maggio 2024 – L’allarme è arrivato dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, un appello che è stato accolto dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il primo cittadino ha segnalato il caso dell’auto cinese, completamente costruita nel paese del dragone, che l’azienda produttrice, la Xiaomi, ha intenzione di chiamare "Modena", sfruttando una suggestione di casa nostra per far passare l’auto come italiana.

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Urso ha chiamato personalmente Muzzarelli assicurando il massimo sostegno, "anche in base – si legge in una nota del ministero – alla normativa vigente (art. 4, co. 49bis, della Legge 350 del 2003) a contrasto delle indicazioni fallaci, ovvero dell’uso di simboli o denominazioni italiane in prodotti realizzati in altri Paesi. Urso ha anche illustrato quanto introdotto dal nuovo regolamento europeo sulle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali, che può consentire una maggiore tutela delle produzioni legate al modello della Motor Valley, "orgoglio dell’auto Made in Italy". Per questo, gli uffici del ministero hanno già effettuato una prima ricognizione su oltre duecento luoghi in Italia tipici per le loro produzioni, che possono rivendicare il riconoscimento di "indicazione geografica" previsto nel nuovo regolamento a tutela dei consumatori e dei produttori Ue.

Muzzarelli ha ringraziato il ministro, spiegando che "il Comune continuerà a vigilare affinché i diritti del territorio vengano salvaguardati", sollecitando nel contempo anche l’attenzione del governo sulla Maserati, alle prese con una crisi che ha più volte minacciato l’occupazione.

Il caso dei cinesi che usano la suggestione del marchio Modena per una loro auto, evocando i grandi marchi della Motor Valley, dalla Ferrari alla Maserati, non è altro che l’ennesimo capitolo dell’uso smodato dell’"italian sounding", vale a dire il tentativo di spacciare come italiano un prodotto che in realtà non lo è, sfruttando quella reputazione costruita negli anni, che riguarda soprattutto il settore food, ma non solo.

Per quanto riguarda gli alimenti sono tanti gli esempi, che vanno dal formaggio Parmesao in Brasile all’Asiago Cheese che si trova sugli scaffali americani, così come il vino Chianticella, il Grana Parrano o il San Daniele Ham, tutti prodotti che di italiano hanno sì e no il nome e nulla più. Un fenomeno che oltre a ingannare i consumatori, soprattutto gli italian food lovers, danneggia la nostra economia, costituendo una forma di concorrenza sleale nei confronti dei marchi autentici made in Italy.