Prezzi di frutta e verdura raddoppiati a Modena: “Ormai inavvicinabili”

Viaggio al mercato Albinelli, i clienti: "Prima un chilo di pesche si prendeva con 2 euro, adesso spendo 4,50”. Ma è un salasso anche andare da fornaio e macellaio

Prezzi raddoppiati di frutta e verdura

Prezzi raddoppiati di frutta e verdura

Modena, 3 agosto 2023 – La spesa è sempre più cara. Mesi di siccità, alluvioni, grandine e temperature bollenti: una sorta di ‘inflazione climatica che ha portato a un aumento da +9,4% a +10,4% solo a luglio, come osservato da Coldiretti. Secondo l’associazione infatti, considerando il costo dell’energia, il carburante, lo stoccaggio e il trasporto, il prezzo corrisposto all’agricoltore al dettaglio è triplicato. Al mercato Albinelli alcuni clienti, pur consapevoli dell’aumento, non ci fanno più di tanto caso, altri invece sostengono di aver visto i prezzi quasi raddoppiare nel corso degli ultimi anni.

Secondo Filomena Altieri , infatti, "ormai non si può più comprare niente, per non parlare di frutta e verdura. La frutta non si può mangiare: 4,50 euro al chilo. Pesche, cocomeri, qualsiasi frutta di stagione è quasi incomparabile. Prima un chilo di pesche si prendeva con 2 euro, adesso viene 4,50. Poi è aumentato tutto in generale, quasi raddoppiato. Io sono sola quindi prendo poca roba e riesco a gestirmi bene, ma una famiglia fa fatica".

Le fa eco Giovanna Gualtieri. "I prezzi sono aumentati eccome, secondo me circa del 30%. Un po’ tutto in generale, ma frutta e verdura in modo particolare. Ho visto delle ciliegie a 12 euro al chilo, albicocche a 7 euro, cose assurde. Me ne accorgo sia quando compro al chilo, quando vedo i prezzi e sono molto alti, ma anche alla fine del mese quando faccio i conti, mi accorgo che le spese per gli alimentari sono aumentate, addirittura comprando un po’ meno".

Riccardo Bonezzi, chef di un ristorante del centro, gestendo la cucina si è accorto dell’aumento dei prezzi. "Soprattutto nell’ultimo anno e mezzo - racconta - c’è stato un bel rincaro, quasi del 20% anche dei beni di prima necessità come pane, latte, uova. Frutta e verdura sono aumentate tantissimo, ma comunque la gente continua a scegliere la qualità. La frutta fresca di stagione in particolare: mi è capitato di comprare pesche e meloni, dove si va anche intorno ai 4 euro al chilo, una cifra importante. Al tempo stesso gli stipendi non sono aumentati del 20% quindi bisogna sapersi gestire un po’ meglio quando si fa la spesa, vedendo cosa comprare e cosa no".

Anche Mara Pinelli guarda alla qualità. "A esser sincera non guardo il prezzo, ma che la frutta sia buona, fresca, non ammaccata e non di frigo. Al limite compro un po’ meno. Io ho notato un aumento soprattutto nei supermercati: in particolare quando arrivo alla cassa mi accordo che, prendendo le stesse cose che prima pagavo ad esempio 70 euro, oggi ne pago 100".

" Noi consumiamo molta frutta e verdura – spiega Luisa Ansaloni – e tra siccità, alluvione e tutto il resto, i prezzi sono aumentati di molto. Qui poi sono molto alti, però in generale frutta, verdura, carne e pesce… tutto è un po’ aumentato. All’inizio non ci badavo particolarmente ma devo dire che adesso si sente". Anche Mauro Toni , in giro a far la spesa con la moglie, ha notato un aumento dei prezzi. "Non è che stia a guardare tutti i giorni quanto costino frutta e verdura, però l’ho notato. Di quanto, di preciso, non saprei, ma da qualche mese così a occhio a me sembra quasi raddoppiato. Evidentemente ci sono ragioni esterne ed interne. Non solo frutta e verdura, ma anche dal macellaio o dal fornaio".