Caminetti e stufe a legna, a Modena c'è chi li vuole anche per cucinare

Nicola Cavallari di ’Tieffe’: "Molti richiedono la pulizia della canna fumaria dopo anni di inutilizzo. Ma le regole sono cambiate"

Modena, 22 ottobre 2022 - "Cam-caminì, cam-caminì, spazzacamin. Allegro e felice pensieri non ho". Ci sarà bisogno di aggiornare il testo della canzone epica del film Mary Poppins. Perché a Modena di questi tempi gli spazzacamini di pensieri ne hanno e non pochi.

Caminetti e stufe vanno a ruba
Caminetti e stufe vanno a ruba

Complice il rincaro delle bollette del gas e l’allarme che si è creato attorno, tutti cercano il modo di risparmiare prima dell’arrivo dell’inverno. Qualcuno rispolvera la stufa dimenticata in cantina, qualcun altro va a caccia della migliore soluzione per scaldarsi col pellet e tanti cercano di rimettere in funzione il vecchio camino. "Da settimane non abbiamo tregua, incontriamo decine e decine di clienti al giorno. C’è chi non usava il camino da almeno vent’anni e chi non sapeva neppure di avere una canna fumaria". Storie che si raccontano a ‘Tieffe. Lo spazzacamino’ di via Emilia Ovest dove abbiamo incontrato il responsabile qualità Nicola Cavallari.

Avete avuto un aumento di richieste?

"Non riusciamo a starci dietro. Persino il nostro titolare ha ricominciato a uscire per le consegne e le installazioni. A turno anche io vado dai clienti e chi segue l’amministrazione deve occuparsi anche dell’inventario in magazzino".

Ormai l’inverno è alle porte…

"Sì ma c’è un’eccessiva corsa ai ripari per l’aumento generalizzato del gas e dell’elettricità. Prima si acquistavano stufe a pellet e camini per solo per scaldarsi, adesso c’è una richiesta spasmodica di questi impianti anche per cucinare. Prima della crisi su venti richieste di preventivo riuscivamo a vendere un impianto, adesso su venti richieste almeno sedici si concludono con l’acquisto. Il problema è che ormai non abbiamo più a disposizione le macchine".

Quali sono le richieste?

"La maggior parte chiede di rimettere in funzione il camino, circa il 20% delle richieste invece riguarda le stufe a legna o a pellet. Stanno aumentando anche le richieste per le stufe idro che permettono di scaldare l’acqua di tutti i termosifoni della casa. Chi vive in appartamenti piccoli, non ha la canna fumaria e vuole abbandonare il gas può installare condizionatori ad alta efficienza energetica".

I tempi di consegna?

"Con gli incentivi statali e la paura per gli aumenti delle bollette tutti stanno correndo alla ricerca di un camino, ma non riusciamo a consegnarlo prima di 60/70 giorni, anche perché si fa molta fatica a reperire i materiali di fumisteria per le canne fumarie".

Tutti vogliono rimettere in funzione il camino di cui si erano quasi scordati…

"Ma ci sono delle disposizioni precise da rispettare. In città il camino aperto non si può utilizzare, lo si deve adattare con il rivestimento retrofit che prevede l’inserimento nel vano del vecchio camino di una macchina a cinque stelle; poi occorre l’intubamento o l’espianto per la nuova canna fumaria. Occorre una manutenzione annuale, esattamente come per le caldaie, per il rilascio di un certificato. Insomma ci sono delle regole che non si possono saltare, anche se c’è chi vorrebbe a tutti i costi tagliare i tempi".

In che senso?

"Guardi, nei giorni scorsi si è presentato un cliente che voleva acquistare una stufa a pellet con la carta di credito e caricarsela da solo sul pick up… peccato che pesa non meno di 250 chili e per l’installazione occorre la mano di personale formato".