Film su Enzo Ferrari 2022, il set anche nel barbiere del Drake

La storica bottega di D’Elia, oggi gestita dal figlio Alessandro, ospiterà le riprese: "Il regista era già venuto qui anni fa a caccia di aneddoti"

Modena, 10 agosto 2022 - "La prima volta che ho conosciuto Michael Mann e Adam Driver? Era febbraio. Si erano camuffati in modo che nessuno potesse riconoscerli, sono entrati in negozio e abbiamo iniziato a chiacchierare". Mentre in queste ore Corso Canalgrande (blindatissimo) ospita la nuova sessione di riprese del biopic hollywoodiano dedicato a Enzo Ferrari, Alessandro D’Elia si prepara a chiudere per un mese la sua storica attività di barbiere ‘Da Antonio’, al civico 73, per metterla a disposizione della produzione americana.

Alessandro D'Elia con Michael Mann (foto Fiocchi)
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Suo papà Massimo (scomparso l’anno passato e da cui ha ereditato il negozio) e lo zio Antonio si occupavano quasi quotidianamente della barba e dei capelli del fondatore del Cavallino, tanto da esserne diventati amici e confidenti. Non è un caso, quindi, se il locale sarà – a inizio settembre – uno dei set principali del film, emanazione di quell’universo di aneddoti e ricordi dove il Drake ha passato la sua quotidianità.

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Quando si è concretizzata questa incredibile occasione?

"Erano almeno quindici anni che il regista voleva portare sullo schermo la storia del Drake. Ancora prima che venissi a lavorare qui con mio padre, Mann era venuto a trovarlo qui a Modena spacciandosi per turista. Lo aveva convinto ad andare fuori a pranzo tempestandolo di domande su Ferrari e le tante storie che lo riguardavano. Solo successivamente aveva svelato la sua vera identità. Poi, quando mio papà era già mancato, la produzione mi ha ricontattato annunciandomi che a febbraio sarebbe passato il regista per un ulteriore contatto sul posto. Con mia grande sorpresa, lo scorso febbraio, si è presentato con Adam Driver in persona e un paio di scenografi. Un mese fa, infine, sempre Mann, con almeno una trentina di collaboratori, è tornato in negozio per un ultimissimo sopralluogo".

Sa già come sarà organizzato il tutto?

"Non posso dire molto e tante cose devono ancora confermarmele. E’ certo, però, che chiuderò l’attività dal 15 agosto a metà settembre per permettere agli scenografi di riportare il negozio agli anni ‘50 con gli arredi dell’epoca, soprattutto poltrone e lavandini. Le riprese sono programmate a inizio del mese prossimo e poi servirà qualche giorno per ripristinare l’attività così com’è oggi".

Oltre a mettere a disposizione l’attività, verrà coinvolto in prima persona?

"Probabile che farò una piccola parte, uno dei barbieri che saranno presenti in scena. Ho fatto la prova costumi nei giorni scorsi e l’emozione è davvero tanta. Chi l’avrebbe mai detto? Sono sicuramente abituato, per via di mio padre e del suo legame col Drake, a fare interviste con televisioni e giornali, ma partecipare a un progetto di Hollywood è tutta un’altra cosa. Una sensazione indescrivibile".

Pensa che qualche aneddoto raccontato direttamente da suo papà a Michael Mann sia stato inserito nella sceneggiatura?

"Non so nulla, ma sicuramente mio padre e suo zio Antonio custodivano un sacco di storie sul Drake. Tra queste c’è lo scongiurato rapimento di Ferrari, ma anche il giorno terribile in cui Enzo fu chiamato direttamente al telefono del negozio per comunicargli che la tomba di suo figlio Dino era stata profanata. Appena riagganciato chiese a mio papà di fare presto con la barba perché era successo qualcosa di brutto. Con Antonio, essendo coetanei, c’era addirittura una vera amicizia col Drake, tanto che non erano rare le occasioni in cui i due litigavano in presenza di altri clienti, salvo poi fare pace nei giorni successivi".